STRUMENTO PER L’ESAME DELLA DENSITOMETRIA OSSEA NEL REPARTO DI INFETTOLOGIA DI UDINE: VA SPOSTATO IN LUOGO PIÙ ADATTO PER TUTELARE PAZIENTI E OPERATORI SANITARI

La densitometria ossea è una tecnica diagnostica che permette di valutare la densità minerale delle ossa. Serve a scovare patologie della componente minerale dello scheletro e, in particolare, per la diagnosi di osteoporosi. Presso l’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine sono a disposizione due strumentazioni per l’esame della densitometria ossea. Una si trova al Dipartimento di Diagnostica per immagini, collocata nel padiglione d’ingresso del reparto di Medicina nucleare, l’altra invece è al Day Hospital Infettologia del padiglione 9 Scrosoppi.
Alcuni pazienti ci hanno segnalato che il macchinario collocato nel reparto di Medicina nucleare non sia più utilizzabile in quanto guasto. Non essendo possibile acquistare una nuova strumentazione, tutte le prestazioni sono state dirottate presso l’altro reparto che ospita l’unico densitometro ancora funzionante. Questa apparecchiatura viene utilizzata sempre dal medesimo personale della Medicina nucleare, costretto a spostarsi dalla sede di reparto, ma con una disponibilità oraria ridotta, a causa delle esigenze del reparto ospitante.
L’aspetto allucinante di questa faccenda è che il macchinario si trovi nel reparto di Infettologia, luogo poco adatto a svolgere le indagini in completa sicurezza. Gli utenti che necessitano di tale prestazione, anche i più vulnerabili quali anziani e bambini, sono costretti infatti ad attendere il proprio turno in un ambiente potenzialmente pericoloso per la salute. Ci corre l’obbligo ricordare a tutti il recente caso di contagio da Tbc registrato a Trieste dove una pediatra addetta ai vaccini, che operava in convenzione con l’Azienda sanitaria, ha contratto questa malattia, accorgendosi però di essere malata solo parecchi mesi dopo. Nel frattempo – purtroppo – ha avuto contatti con migliaia di persone e contagiato alcuni bambini.
Per questo abbiamo mandato una mail di segnalazione all’assessore regionale alla salute Telesca e al Direttore centrale della stessa Direzione, chiedendo di provvedere tempestivamente a rimuovere ogni eventuale pregiudizio per i cittadini che debbano sottoporsi a questa indagine diagnostica. Abbiamo chiesto loro di tenerci informati e di provvedere quanto prima a spostare il macchinario in luoghi più consoni. Ma, ad oggi, nessuno si è degnano nemmeno di risponderci con un “Grazie per la segnalazione”.
Chiediamo, inoltre, che si intervenga subito per consentire agli operatori di lavorare in un luogo maggiormente adeguato e ai pazienti di aspettare in un luogo lontano da ogni potenzialità di pericolo. Richieste che possono essere facilmente accolte visto che la macchina è facilmente trasportabile.