COSTI DELLA POLITICA: CHIEDIAMO CHE VENGA TAGLIATO LO STIPENDIO DEI CONSIGLIERI REGIONALI

Sono intanto 808.969,34 gli euro risparmiati dai cinque consiglieri pentastellati per sostenere le piccole medie imprese. Domenica a Gorizia in programma l’ottavo “Restitution Day”

«Gli stipendi dei consiglieri regionali devono essere adeguati a quello del sindaco di Trieste, capoluogo di Regione, pari cioè a 5.052 euro al mese, al netto di aumenti derivanti da ulteriori indennità. È venuto il momento di ridurre lo stipendio di chi siede in Consiglio regionale, come chiesto con forza dal Partito democratico, a livello sia nazionale che regionale, prima del referendum. Questa classe politica, che a parole difende la credibilità delle istituzioni, dimostri un briciolo di coerenza almeno nel rispetto di quel 40 per cento di elettori italiani che il 4 dicembre scorso ha votato per tagliare le indennità agli eletti in Regione». Questa richiesta arriva per l’ennesima volta dai consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle Elena Bianchi, Eleonora Frattolin, Ilaria Dal Zovo, Cristian Sergo e Andrea Ussai che, per raggiungere questo risultato, nei giorni scorsi hanno depositato un emendamento all’articolo 10 del Ddl 167 “Legge collegata alla manovra di bilancio 2017 – 2019”.

«Chiediamo quindi di passare da 6.300 euro mensili lordi ai 5.052 mensili lordi – spiega Andrea Ussai, primo firmatario dell’emendamento -. Fino a pochi giorni fa, battendosi per il Sì al referendum costituzionale, il Pd promuoveva con convinzione sui quotidiani, in tv e sui social network la necessità – improrogabile – di contenere i costi di funzionamento delle istituzioni. Tra le misure da approvare con urgenza c’era anche il taglio delle indennità dei consiglieri regionali. Bene, oggi hanno l’occasione, almeno nel Friuli Venezia Giulia, di rispettare il volere di chi ha votato a favore di questa riforma».

«Ogni euro risparmiato potrà essere utilizzato per aiutare i cittadini e le piccole medie imprese in forte difficoltà per la crisi economica. Sono tre anni e mezzo – ricorda Sergo – che invitiamo i nostri “colleghi” a ridursi lo stipendio così come facciamo noi senza bisogno di una legge. Finora siamo stati del tutto ignorati dai politici di professione. Anzi, siamo stati regolarmente bacchettati per queste nostre proposte che sono state sempre bocciate perché – secondo gli esponenti di centrosinistra e di centrodestra – quello dei consiglieri è un lavoro importante che deve avere il “giusto” riconoscimento economico. Quando invece a sostenerlo era l’attuale sottosegretario al Governo Maria Elena Boschi, nessuno aveva da obiettare. Per fortuna i cittadini del Friuli Venezia Giulia continuano ad apprezzare questa nostra battaglia politica di “buon senso”. E ad oggi – precisa il consigliere del M5S – abbiamo già risparmiato più di 800 mila euro».

È infatti di 808.969,34 euro l’importo esatto che i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle hanno restituito, complessivamente, ai cittadini e alle imprese del Friuli Venezia Giulia dal giorno in cui sono stati eletti nell’aprile 2013. Parliamo di una quota rilevante, che si aggira attorno al 65%, delle indennità ricevute mese per mese, versata nel “Fondo per lo sviluppo” della Regione Fvg.

Negli ultimi giorni i cinque consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle hanno bonificato, infatti, altri 73.993,29 euro. Sono risorse risparmiate dagli stipendi dei portavoce regionali del M5S nei mesi di maggio, giugno, luglio e agosto 2016, destinate a sostenere le piccole e medie imprese del Friuli Venezia Giulia.

L’ottavo assegno (simbolico) sarà consegnato ai cittadini domenica 18 dicembre nel corso di un incontro pubblico che si terrà, dalle ore 16, nella sala Dora Bassi di Gorizia (via Garibaldi, 7).