Piano emergenza urgenza: la Maggioranza nega le audizioni e quindi non abbiamo partecipato al voto

“Il Piano emergenza urgenza (Peu) predisposto, su cui avremmo dovuto esprimere un parere, va contro a quanto stabilito dal Tavolo tecnico regionale dell’emergenza urgenza nel 2019, che prevedeva come modello migliore quello con due centrali, una a Palmanova e l’altra a Trieste. Oggi lo stesso Tavolo boccia le sue proposte di riorganizzazione con il mantenimento della centrale unica, contestata dal Centrodestra in quanto scelta dalla Serracchiani. Quella delle due centrali non fu solo una proposta del Movimento 5 Stelle, ma fu anche una battaglia portata avanti dal collega Claudio Giacomelli, presidente del Gruppo di Fratelli d’Italia che oggi apprezza la soluzione prospettata”.

Così in una nota la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi, intervenuta durante la seduta della III Commissione ricordando come “non sia stata accettata la propria richiesta di audizioni sottoscritta da tutti i colleghi delle Opposizioni”. “L’intervento di De Monte – scrive la Capozzi in una nota – ha confermato ancor di più le nostre convinzioni. Infatti, il direttore della Struttura operativa regionale emergenza sanitaria ha dovuto ammettere di aver preso parte al Tavolo tecnico nel 2019, ma lui, come altri componenti, non conosceva il territorio e pertanto non sapeva quale fosse l’organizzazione migliore. Basterebbe questa ammissione per far capire la bontà della nostra richiesta di audizioni di società scientifiche, sindacati, medici ed operatori”.

“L’idea non è di critica a prescindere del Piano approvato dalla Giunta regionale – sottolinea la pentastellata in chiusura -, ma piuttosto una maggiore conoscenza con tutti i portatori d’interesse che saranno chiamati ad attuarlo”.