Dopo essersi – correttamente – dimesso dalla carica di rettore dell’Università di Trieste, ora aspettiamo dal futuro assessore regionale al Bilancio, alle Finanze, al Patrimonio, alla Programmazione, alle Politiche comunitarie e alla Ricerca Francesco Peroni anche le dimissioni dalla carica di membro del Consiglio Superiore della Banca d’Italia.
Secondo l’articolo 43 dello statuto della Banca d’Italia “I senatori e i deputati e le altre persone che dedicano la loro attività al disimpegno di cariche di carattere politico non possono far parte dei Consigli della Banca. Sono altresì esclusi dal far parte del Consiglio superiore della Banca i dipendenti e coloro che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo presso banche o altri soggetti operanti nel settore dell’intermediazione finanziaria, i dirigenti e gli impiegati della pubblica amministrazione, nonché, in ogni caso, tutti coloro che si trovino in situazione di conflitto di interessi con la Banca in considerazione della posizione personale o delle cariche ricoperte”.
Appare quanto mai singolare che un uomo di legge come il professor Peroni abbia colto subito l’incompatibilità tra il suo nuovo ruolo di assessore delle giunta Serracchiani e quello di rettore (comunque in scadenza e non rinnovabile) dell’Università di Trieste, tacendo invece il palese conflitto d’interesse dato dalla sua presenza all’interno del Consiglio Superiore della Banca d’Italia.
Il Gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle chiede pertanto che l’assessore Peroni si dimetta immediatamente dalla carica di consigliere di Bankitalia.
Gruppo consiliare
MoVimento 5 Stelle
Regione Friuli Venezia Giulia
PROPOSTA-PROTESTA: Il M5S potrebbe proporre una petizione, una raccolta firme o invio di email alla regione (o qualcosa de genere) per tutti i cittadini residenti in FVG, affinchè venga impedito tutto ciò? Anche gli elettori che hanno votato il centrosinistra della Serracchiani in nome del vero cambiamento potrebbero essere daccordo. Alleiamoci sui fatti con gli elettori degli altri partiti che vogliono davvero il cambiamento. iniziamo con l’eliminare le incompatibilità e far rispettare le leggi. Forse se il nuovo consiglio regionale si vedesse recapitare una petizione firmata da una marea di cittadini locali, si porrebbe qualche scrupolo in più…
Il centrosinistra regionale ha interesse a tenersi stretta quella poca maggioranza di cittadini che l’hanno sostenuta alle ultime elezioni regionali, per cui se si unisse alla petizione anche questa parte politica potrebbero esserci buone possibilitá di far ‘pressione sociale’ ed iniziare a cambiare questa ns politica così malata di conflitti di interesse!
posso dire una cosa, io so che se qualcyno è assesore in probincia a trieste, non può esserlo ne in comune ne in regione, perchè lo prevede lo statuto della provincia di trieste, quindi se voi in prlamento promuoveste una legge di inziativa popolare che richieda l’ incopatibilità a livello nazionale tra l’incarico di parlamentare e gli incarichi didtribuiti tra regioni province e comuni,rendendo questi ultimi incompatibili con tuti gli altri anche in società controllate dtato, regioni, prvince e comuni, ne beneficerebbe anche il bilancio dello stato, così forse si abbasserebbe anche la pressione fiscale.