Per M5S soccorso montano va affidato a Vigili del Fuoco

“Al vicepresidente Riccardi ricordiamo che non tutti i 49 consiglieri regionali sono favorevoli al mantenimento della regia del soccorso montano in capo al Soccorso Alpino: il Movimento 5 Stelle è per l’adeguamento alla legge nazionale e l’assegnazione delle competenze ai Vigili del Fuoco”. Lo afferma la consigliera regionale del M5S, Ilaria Dal Zovo.

“A nostro parere – aggiunge Dal Zovo – in caso di operazioni di soccorso, chi deve coordinare le operazioni è il Corpo dei Vigili del Fuoco, che ha nella sua stessa natura interventi di questo tipo. La nostra posizione non vuole togliere nulla alla professionalità e alle competenze dei volontari del Soccorso Alpino, ma ci pare paradossale che un corpo nazionale debba sottostare alle decisioni di altri in tema di soccorso”.

“La norma che era stata proposta nell’ambito della proposta di legge 26 puntava a modificare soltanto le previsioni in tema di coordinamento del soccorso non sanitario, mantenendo invariato quanto già indicato dalla legge per quanto concerne il soccorso in montagna o negli ipogei. Questo non significa togliere al Soccorso Alpino il suo compito – conclude l’esponente pentastellata – ma semplicemente affidare le attività di coordinamento ai Vigili del Fuoco per i casi previsti dalla modifica”.

“Nella scorsa legislatura, nella discussione sulla legge 24/2017 (Disposizioni per il potenziamento e la valorizzazione del Soccorso Alpino) avevamo presentato un emendamento per chiarire le modalità operative di smistamento e coordinamento degli interventi tra Vigili del Fuoco, Soccorso Alpino e altri enti competenti per le attività di soccorso in montagna, grotte o ambienti ostili e impervi” ricorda il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Andrea Ussai.

“La nostra proposta si poneva l’obiettivo di risolvere alcuni problemi che erano emersi nell’interazione tra centrale Nue 112, sala operativa dei Vigili del Fuoco e Associazione volontariato del Soccorso Alpino. – puntualizza Ussai – Purtroppo all’epoca non siamo stati ascoltati. Oggi non possiamo che condividere la necessità di allinearci alla normativa nazionale per evitare che possano verificarsi ulteriori criticità a spese dei cittadini”.