Nomine sanità, Riccardi studi e rispetti i cittadini. Nostra norma mette fuori i raccomandati

“Consigliamo vivamente all’assessore di Forza Italia, Riccardo Riccardi, di studiare e di non mettere in imbarazzo la sanità del Friuli Venezia Giulia, come già fatto dalla Serracchiani per 5 lunghi anni. Riccardi ha parlato di uno Stato ‘fuori dalla realtà’ che impone le nomine dei direttori generali delle aziende sanitarie”. lo dichiarano gli esponenti del M5S Massimo Baroni, deputato della commissione Sanità, Sabrina De Carlo e Andrea Ussai, rispettivamente deputata e consigliere regionale per il Friuli Venezia Giulia.

“I cittadini del Friuli Venezia Giulia meritano rispetto e di non essere presi in giro – proseguono i rappresentanti pentastellati -. Riccardo Riccardi si è messo in grave difficoltà e imbarazzo, oltre a rendersi politicamente inaffidabile, perchè delle due l’una: o è ignorante o è in malafede. Ricordiamo ai detrattori della norma , che amano rapporti incistati tra sanità e politica, magari alle feste elettorali, che l’emendamento del MoVimento 5 Stelle riporta la meritocrazia in primo piano e disarticola le rendite di posizione dei leccapiedi in sanità, e che non esiste alcuna prerogativa costituzionale che garantisce ai presidenti di regione di nominare discrezionalmente i manager della sanità”.

“Ci sono invece prerogative regionali che il nostro emendamento al ‘dl Calabria’ non intacca minimamente e la scelta permane pur nell’ambito di una graduatoria, il che comporta di motivare adeguatamente una scelta difforme dalla medesima – aggiungono Baroni, De Carlo e Ussai -. Ugualmente ci sono principi costituzionali che impongono invece allo Stato e al Governo di garantire l’imparzialità, la legalità e la meritocrazia. Sarebbe opportuno che i detrattori imparino a leggere la disposizione al ‘decreto Calabria’ per rendersi conto che la finalità è quella di orientare  le regioni nel rispetto della costituzione e dell’articolo 97 della costituzione, allorquando scelgono i manager della sanità”.

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