I 10 punti del M5S per le regionali 2023

Il coordinatore del MoVimento 5 Stelle in Friuli Venezia Giulia, Luca Sut, il senatore Stefano Patuanelli e i consiglieri regionali Mauro Capozzella, Ilaria Dal Zovo, Cristian Sergo e Andrea Ussai hanno presentato oggi in una conferenza stampa i punti programmatici che i pentastellati mettono sul tavolo in vista delle elezioni regionali del 2023.

Dieci i macrotemi che il M5S mette al centro della propria azione politica: rilancio della sanità pubblica, no al ritorno alle Province elettive, riqualificazione delle infrastrutture esistenti e contrarietà alle opere inutili, sviluppo economico sostenibile e azzeramento dell’IRAP, transizione energetica con obiettivo 100% rinnovabili e no agli inceneritori, contrasto a cambiamenti climatici, inquinamento e consumo di suolo, valorizzazione della montagna, lotta all’abbandono scolastico e al disagio giovanile, rilancio dell’occupazione e interventi per il sociale e la famiglia.

“Presentiamo le nostre idee per il Friuli Venezia Giulia che vogliamo da qui al 2050, non cerchiamo facili consensi – hanno spiegato i rappresentanti del MoVimento 5 Stelle – e per questo chiediamo alle forze progressiste che intendono portare avanti questi punti di sedersi attorno a un tavolo che deve fondarsi sulla forza delle idee e non su un assembramento di singoli. Non si può continuare a dire che non devono vincere gli altri, noi abbiamo la nostra proposta e questi primi dieci punti rappresentano il telaio su cui sviluppare un programma per i cittadini del Friuli Venezia Giulia”.

In collegamento, il presidente del MoVimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha sottolineato come “i punti messi sul tavolo sono qualificanti del nostro percorso politico. Sfuggiamo alla logica dell’andare o meno con il PD o di guardare prima al candidato. Puntiamo forte su temi e contenuti, ci interessano gli obiettivi politici e programmatici ed è questo che ci caratterizza dalle altre forze politiche”.

“La nostra è una proposta competitiva per il Friuli Venezia Giulia e vogliamo che non sia contaminata da compromessi al ribasso – ha aggiunto Conte -. Su questi punti valuteremo il percorso e la possibilità di ampliare il raggio d’azione, dialogando con altre forze politiche. Solo in un secondo momento verrà scelto il migliore interprete, senza diktat da parte di nessuno e evitando che il programma sia un orpello accessorio. La disponibilità al confronto non è debolezza su principi e valori: su quelli, al contrario, siamo intransigenti”.

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