LEGGI DI BILANCIO: INTERVENTO DI ILARIA DAL ZOVO (M5S)

E’ sempre più difficile trovare le parole per commentare la finanziaria regionale. Ogni anno assistiamo a pochi interventi volti a tutelare e a migliorare l’ambiente, sempre più risorse vengono viceversa stanziate per altre finalità, finalità che spesso vanno in una direzione opposta rispetto alla tutela dell’ambiente se non addirittura verso il deturpamento dello stesso.

Ci sono sì, delle scelte condivisibili, in questa manovra finanziaria, ad esempio gli interventi di rimozione dell’amianto sugli edifici di privati ed imprese, la depurazione e allacciamenti delle fognature, che speriamo porteranno a superare pesanti criticità che ci vedono pure soggetti a procedure di infrazione comunitaria, segnaliamo però che gli annosi problemi di questa regione, in materia ambientale, restano del tutto irrisolti.

Ci capita troppo spesso che un nostro richiamo alla Giunta sull’urgenza di intervenire con azioni concrete e dirette a garantire la salubrità dell’ambiente, sortisca l’effetto di semplici comunicati stampa o nel migliore dei casi di convocazione, a posteriori, di tavoli tecnici. A tale tipo di reazione immediata, troppo spesso non segue alcuna azione incisiva e concreta… tutto torna nel dimenticatoio e non se ne parla più. Così, ad esempio, le grotte che restano piene di rifiuti, carcasse e idrocarburi.

Segnaliamo la gravità del progressivo inquinamento atmosferico e l’inadeguatezza delle politiche messe in campo per affrontare questo grave problema, …purtroppo nemmeno qua si interviene se non per posticipare scelte che dovrebbero essere obbligate e soprattutto andare nella direzione di diminuirlo. Ad esempio, come siamo con il raggiungimento dell’obbiettivo di riduzione della co2?

E ancora, vogliamo parlare della centrale termoelettrica ..dopo la convocazione di tavoli tecnici, di numerose riunioni tra i vertici, studi epidemiologici e comunicati stampa, l’ Aia è stata prorogata fino al 2026 e un silenzio assordante è nuovamente calato su di essa..
…sulla ferriera … giornalmente vediamo pubblicate fotografie da parte di cittadini che abitano nelle vicinanze, ostaggi in casa propria perché aprire le finestre comporta un grave rischio per la loro salute. Sarebbe interessante sapere quali azione intende mettere in campo la Giunta per pretendere il rispetto dei tempi dell’accordo di programma e trovare finalmente soluzione a questo grave problema.

E ancora richiamiamo l’attenzione sui rifiuti abbandonati nel territorio regionale come l’amianto sul Cellina Meduna, i tronchi e masserizie accatastati sotto i piloni dei ponti, che ostacolano il normale defluire dell’acqua ogni qual volta piove. ..

Una volta si moriva di vecchiaia o di malattie cardiovascolari, o di incidenti. Adesso il bollettino di guerra è quasi tutto legato a patologie tumorali, derivanti dall’inquinamento in primis.

Questi alcuni degli esempi eclatanti a dimostrazione della sofferenza del nostro territorio e dell’ambiente.

Abbiamo sì notato un aumento rispetto allo stanziamento iniziale per quanto riguarda la direzione ambiente, abbiamo però constatato con disappunto che, l’aumento riguarda, in primis, il capitolo della benzina che ha prosciugato quasi il totale delle risorse per il 2017. Ci sono poi i 22 milioni che vanno ad ARPA per il suo funzionamento e per le funzioni ad essa delegate. E’ facile quindi intuire che lo stanziamento maggiore non è legato a scelte particolari per il contrasto a fenomeni sopra citati o la risoluzione di annosi problemi.

Dobbiamo perciò rassegnarci … e constatare che anche con questo provvedimento normativo non vengono adottate precise politiche per garantire una regione rispettosa dell’ambiente e del suo paesaggio, che sappia mettere al centro la sua tutela, perché tutelare l’ambiente vuol dire tutelare le persone che vivono in quell’ambiente e garantir loro un futuro e uno stato di salute buono.

Prova ne è, il recente parere favorevole, all’ultimazione dell’elettrodotto Udine – Redipuglia, in spregio al parere contrario del Ministero dei beni culturali e in spregio ai principi garantiti dall’art. 9 della costituzione.
Tutelare significa far sì che l’attuale patrimonio ambientale non venga in futuro alterato, garantendo la conservazione di esso in condizioni il più possibile vicine a quelle originali.

Non significa quindi continuare a cementificare il territorio, o rendere il terreno impermeabile, o costruire opere su opere. Continuate a disseminare la regione di strade e di varianti e di rotonde che servono sì a bypassare un problema locale, ma sono interventi spot e non collegati l’un l’altro da alcuna idea di insieme.

E’ anche difficile proporre emendamenti, sia perché in passato, sono stati quasi tutti bocciati, sia perché si rischia che al massimo venga accolto un ordine del giorno che, sappiamo bene, non si nega a nessuno, ma che abbiamo capito che serve a ben poco perché spesso e volentieri rimane lettera morta.

Occorre un’inversione di marcia sulle politiche legate all’ambiente, che metta la sua tutela al primo posto sulla scala di priorità.

Per quanto riguarda le infrastrutture, lo stanziamento cresce ogni anno di più. Quasi 100 milioni in più rispetto allo scorso anno. 50 milioni sui servizi di viabilità di interesse locale e regionale e non serve aggiungere molto.

Si evince la direzione in cui questa giunta va: strade, cemento, impermeabilizzazione del suolo e riduzione dei terreni destinati all’agricoltura. E sinceramente non so come l’assessore all’ambiente, quello alla salute o quello all’agricoltura, possano essere molto contenti di questa modalità.

Per non parlare del danno che subisce il turismo che potrebbe e dovrebbe essere il volàno di questa regione.

Questa modalità porta necessariamente a più inquinamento, più malati, meno terreni agricoli, ma evidentemente poco interessa. E’ più produttivo un appalto per un’opera pubblica, che un campo coltivato.
La mobilità sostenibile, la riduzione dell’impatto sanitario, le zone 30 non trovano mai molto spazio, dentro le politiche che porta avanti questa maggioranza e ogni volta lo stanziamento per queste politiche, viene demandato a manovre successive.

E ancora, desideriamo segnalare che abbiamo ancora come riferimento il PURG del 1978 e non c’è al momento alcuna strategia di Governo del Territorio, si continua ad operare senza una programmazione adeguata, improvvisando ogni qual volta accade qualche evento particolare.
Avete demandato alle UTI, la pianificazione territoriale in area vasta.
Con questa manovra, ci mettiamo lo zampino, dietro la buona volontà di aiutare le UTI a pianificare in modo corretto, ma assieme alle funzioni, sono state passate anche le risorse per lo svolgimento delle stesse e quindi, perché prevedere una norma di influenza, da parte della Regione, per la progettazione in area vasta?

In ogni caso, ci risulta, che la legge di stabilità non sia lo strumento adatto per introdurre nuovi strumenti urbanistici sperimentali dai contenuti non ben definiti, nè in grado di incidere sulle parti strutturali dei piani regolatori comunali, oltretutto rinviando alla procedura di formazione delle varianti non sostanziali della LR 21/2015, i cui principi informatori, dichiarati al tempo dalla Giunta, non sembrerebbero però consentire modifiche sostanziali delle parti strutturali dei vigenti PRGC attraverso la procedura semplificata. Altro pasticcio finalizzato forse a coprire ulteriori interventi a pioggia in favore dei Comuni che attiveranno procedure di variante urbanistica per recepire un Piano regionale che non c’è.

Analoga valutazione può farsi anche per i non pochi 727.000 euro stanziati per i bandi relativi all’attuazione dei Progetti di paesaggio, con il rischio che tali previsioni assorbano tutte le risorse necessarie per attuare concretamente gli interventi minimi di tutela e valorizzazione del Paesaggio regionale (o di quello che ne resta).

Insomma, per quanto ci riguarda, bocciamo in toto questa manovra e questo modus operandi, noi abbiamo un’idea completamente diversa per garantire il benessere e un positivo futuro ai cittadini di questa regione.