LAVORI URGENTI DI DRAGAGGIO IN RITARDO! CHI PAGHERÀ?

«Nell’aprile 2015 quando la presidente Serracchiani e l’assessore Santoro hanno partecipato alla consegna di lavori di dragaggio del canale navigabile che collega Il fiume Corno con il mare aperto, avevano assicurato che gli stessi sarebbero stati “completati nei tempi previsti, ovvero entro la fine di marzo 2016”. Ad oggi, invece, i lavori stanno proseguendo e non è dato sapere quando finiranno. Perché non sono state rispettate le tempistiche?». A chiederlo alla giunta Serracchiani è Cristian Sergo, portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale che ha appena depositato una interrogazione per sapere a chi sia imputabile il fatto che la data di fine lavori del cantiere nel tempo sia stata rimandata prima dal 26 marzo a fine aprile e successivamente a fine maggio 2016.
«L’esecutivo regionale deve spiegare, inoltre, se tali ritardi prevedano delle penali. In caso affermativo, a quanto ammontano? – si domanda Sergo -. Bisogna poi fare luce su altri aspetti: erano previste scadenze intermedie rispetto alla programmazione dei lavori? Il loro mancato rispetto ha comportato ulteriori penali. Se sì, di che importi stiamo parlando?».
«La Bassa friulana sta vivendo momenti molto difficili certamente imputabili sia alla crisi economica generale, sia alle vicende legate al Consorzio industriale, ma anche ai ritardi negli interventi di dragaggio che il territorio aspetta da vent’anni – ricorda il portavoce del M5S  -. Si tratta di un’opera particolarmente importante che costerà quasi 14 milioni di eurorealizzata dall’Ati (Associazione temporanea d’impresa), composta dalle ditte Vidoni – Taverna – Innotec. I lavori prevedono, infatti, lo scavo di circa 240 mila metri cubi di sedimenti che saranno utilizzati per rinforzare gli argini del fiume Corno per circa 6 chilometri e per ripristinare una barena in Laguna. Questo progetto – aggiunge Sergo – è stato elaborato dalla Regione con il decisivo apporto dei Consorzi di Bonifica Bassa Friulana e Ledra Tagliamento, ora fusi tra loro, per la parte di riutilizzo dei sedimenti nel ripristino degli argini, originariamente realizzati proprio dai due Consorzi».
«Dopo il passaggio di competenze dal commissario per l’emergenza della Laguna, la Regione ha acquisito l’intervento per lavori urgenti per il dragaggio del Fiume Corno che risultavano sospesi dal 27 maggio 2011. Così urgenti – conclude Sergo – che non si sa ancora quando finiranno!».