Dragaggi a Porto Nogaro, Scoccimarro tace ma li aveva promessi per inizio 2022

“L’assessore Scoccimarro avevo promesso l’inizio dei lavori di dragaggio a Porto Nogaro entro i primi mesi del 2022. Il primo mese se n’è andato, ora dica quanto dobbiamo ancora attendere, se non a noi almeno alle imprese e alle associazioni di categoria che lanciano l’ennesimo grido d’allarme per il porto. Purtroppo è una situazione che si ripete dopo gli annunciati dragaggi nel Porto di Marano Lagunare entro la fine della scorsa estate. Ma anche lì è tutto fermo”. Lo afferma il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Cristian Sergo.

“Si faccia chiarezza quantomeno sulla validazione dei dati dell’annunciato piano di indagine per la caratterizzazione dei fondali, che non appena validata avrebbe permesso la presentazione della specifica istanza all’autorità giudiziaria per avere accesso all’area e condurre i campionamenti utili per caratterizzare il materiale con le analisi di ARPA e OGS e per individuare la miglior soluzione progettuale” aggiunge Sergo.

“Risposte che attendiamo da tempo, ma che attendono anche gli industriali friulani, che hanno lanciato un ennesimo appello perché vengano eliminati gli ostacoli che limitano l’operatività di Porto Nogaro, infrastruttura nella quale prima dei lavori urgenti di dragaggio appaltati nel 2008, di fatto realizzato tra il 2014 e il 2019, entravano navi con un pescaggio di 6,2 metri e ora, dopo 16 milioni di euro di investimenti, solo con un pescaggio di 5,5 metri. Ci auguriamo – conclude il capogruppo M5S – che almeno a Confindustria Udine l’assessore dia una prospettiva certa e non come quelle arrivate sinora, buone solo a rinviare la soluzione dei problemi. Almeno sul fatto che Porto Nogaro sia un porto non crediamo sia necessario attendere il parere dell’avvocatura dello Stato”.