Via libera al regolamento per la cessione gratuita dell’energia

“Finalmente, grazie al M5S nazionale e regionale, il 100% dell’energia gratuita concessa dai grandi derivatori rimarrà a disposizione dei territori della montagna interessati dai grandi impianti idroelettrici del Friuli Venezia Giulia”. Lo affermano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle. “Una rivoluzione cui abbiamo lavorato a fianco dei sindaci e dei comitati locali, che da anni si battono per far valere i diritti delle comunità che vedono lo sfruttamento di una delle principali risorse del loro territorio: l’acqua”.

“Fa piacere che ci siano alte cariche del Consiglio regionale pronte a intestarsi meriti che non hanno: evidentemente il risultato ottenuto è molto importante – continuano i portavoce -. Ricordiamo a tutti che il disegno di legge presentato dalla Giunta di centro destra prevedeva, ad esempio, che solo il 50% dell’energia gratuita dovesse esser destinata ai servizi pubblici del territorio. Grazie ai numerosi emendamenti presentati dalle opposizioni, è stato stabilito che il 100% dell’energia gratuita rimanesse in montagna”.

“Fossimo andati dietro al consigliere Mazzolini, che non ha presentato nemmeno un emendamento in aula su questa norma, l’introito sarebbe dimezzato – aggiunge la nota del Gruppo pentastellato -. Il M5S ha presentato 18 emendamenti in aula, di questi solamente due sono stati bocciati, su una legge di 29 articoli: solo questo dovrebbe far capire chi e come ha fatto sì che oggi ai territori di montagna si riconoscano milioni di euro fondamentali sia per compensare i danni, ma anche quanto sia patetico intestarsi meriti che non si hanno”.

“I benefici di questa norma saranno visibili fra pochi mesi – concludono i consiglieri del MoVimento -. Intanto, Regioni che hanno legiferato ed emanato i regolamenti prima di noi han già potuto disporre delle somme monetizzate a consuntivo per l’anno 2020, individuando già i destinatari di tali benefici. In Lombardia, ad esempio, sono state assegnate ingenti somme di denaro alle Aziende pubbliche per i Servizi alla Persona del territorio, ritenute tra gli enti più colpiti dalla Pandemia Covid 19”.