Discorso sul programma di governo – Mauro Capozzella

EGREGIO PRESIDENTE, EGREGI COLLEGHI

Dopo aver letto attentamente il Programma di Governo del Presidente della Regione FVG, Massimiliano Fedriga, e della coalizione collegata, ampiamente vincitrice delle elezioni regionali avvenute il 29 aprile scorso, espongo alcune riflessioni:

Il Suo, Signor Presidente, è un discorso che contiene ben 23 punti programmatici.

Ritengo che siano molti, forse addirittura troppi.

L’elencazione di questi numerosi punti, le ha imposto di scrivere un programma necessariamente generico, volutamente vago, però sicuramente intriso di buone intenzioni.

Quindi io ho letto e sentito tante buone intenzioni e di questo sono lieto, ma in realtà non ho letto ne sentito alcun vero programma di governo.

Un programma di governo deve prevedere:
– numeri,
– opere specifiche complete di budget,
– tempi di realizzo,
– obiettivi di miglioramento rispetto alla realtà esistente.

Quindi, Signor Presidente, io ritengo che lei fondamentalmente non si sia sbilanciato, non abbia scoperto le sue carte, in questo modo ha sicuramente evitato critiche o malumori (che magari potrebbero prodursi dentro la sua stessa maggioranza).

Ciò che, comunque, a me preme maggiormente è: non aver individuato nel suo discorso:

– una vera e propria MISSION, Sua e di questa ampia e forte maggioranza,
– non ho visto il FVG di domani,
– non ho capito come lei intenda affrontare concretamente i temi che attanagliano questa regione, 2 su tutti:

1. la sanità (domenica 3 giugno i giornali parlavano di un comparto in bancarotta oltre ad aver perso posizioni nelle classifiche nazionali)

2. Le UTI, ribattezzate Umiliazioni Territoriali Incomprensibili: cosa fare per la riorganizzazione seria di un territorio diventato terra di nessuno

Questi sono 2 esempi di temi stringenti, ma affrontati con vaghezza nel suo discorso.

Inoltre sottolineo alcune cadute di stile (chiamiamole così):

– Per quanto riguarda il sociale, Lei accomuna anziani e disabili, un bambino disabile ha davanti a sè una vita intera e con lui la sua famiglia (mentre le prospettiva di vita di un anziano sono ben diverse)

– Per quanto riguarda l’ambiante, Lei propone di trovare un equilibrio tra la difesa dell’ambiente con la libertà di fare impresa, ma la tutela dell’ambiente in cui viviamo non la si baratta con nulla;

– Per Lei la scuola deve dare solo strumenti per ottenere facilmente lavoro, dimenticando che la scuola è in primis un luogo che deve insegnare ai ragazzi le regole sociali e l’inclusione di tutti, per cercare di ridurre le diseguaglianze;

Finisco dicendo che: Aspettiamo con curiosità i primi documenti operativi seri di questa giunta di cdx che contengano i numeri ed i dati per poter essere da noi esaminati .

Grazie e Buon Lavoro a tutti noi