Capozzi (M5S): Che fine ha fatto la relazione dell’Osservatorio Antimafia Regionale?

“Siamo perplessi, perché la relazione annuale dell’Osservatorio Antimafia Regionale sulle attività svolta nei dodici mesi precedenti non è stata ancora inoltrata ai consiglieri regionali, motivo per cui abbiamo depositato un’interrogazione per chiedere alla Giunta se è stata prodotta”. A dirlo è Rosaria Capozzi consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle che ha annunciato il deposito di un atto al sindacato ispettivo per sapere a che punto sono le attività dell’Osservatorio Regionale Antimafia.

“Come ricordato nella nostra interrogazione l’Osservatorio è riconosciuto anche a livello nazionale e dal Governo quale importante strumento di contrasto e prevenzione dei fenomeni mafiosi nella nostra Regione. Ogni anno entro il 21 marzo, Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, ai sensi della Legge Regionale Antimafia – ricorda Capozzi – voluta dal Movimento 5 Stelle, l’Osservatorio deve inviare al Consiglio alla Giunta un documento con la sintesi delle attività svolta nel corso dell’anno”.

“Non essendo stata pubblicata per quest’anno ed essendo stata sempre puntualissima negli anni precedenti, abbiamo depositato un’interrogazione, nelle nostre intenzioni non vi è un sollecito implicito all’Osservatorio, che siamo sicuri abbia preparato per tempo i propri atti – ne è sicura l’esponente pentastellata -quanto per capire perché gli stessi non siano stati inviati o se vi sia un ritardo rispetto alla pubblicazione. Non vorremmo che le elezioni regionali che si sono tenute una decina di giorni dopo la data di scadenza prefissata, abbiano rallentato le operazioni. In ogni caso le urne sono chiuse da un pezzo e riteniamo sia doveroso rendere pubblica la relazione”.

“In un momento storico, in cui circolano ingenti risorse sul nostro territorio messe a disposizione anche dal PNRR – conclude la consigliera Capozzi – ed avendo letto, che una delle gare di appalto milionarie del Next Generation EU per le opere da realizzare nel Porto Vecchio di Trieste, rischia di subire pesanti ritardi perché una delle società aggiudicatrici non avrebbe superato i controlli antimafia, la Regione deve lavora con tutti i mezzi a disposizione per prevenire ogni possibile infiltrazione mafiosa sul nostro territorio. Lo stesso Ministro dell’interno riconosce nell’Osservatorio Regionale uno dei più importanti strumenti a nostra disposizione”.