Burlo di Trieste e Cro di Aviano, due eccellenze che la giunta Serracchiani non tutela e non valorizza in maniera adeguata

 

Con le audizioni sulle schede dei presidi ospedalieri, che si sono svolte in questi giorni inConsiglio regionale, sono emerse forti preoccupazioni circa il futuro degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico rispetto alle funzioni assistenziali ad essi attribuite. «Come riportato alla Commissione dal direttore scientifico del Burlo – spiega Ussai – nelle schede sull’assistenza ospedaliera mancano ancora una serie di funzioni di cui si era chiesto l’integrazione già durante l’audizione di agosto. Si tratta di funzioni di alta specialità o comunque di nicchia svolte da strutture, come il centro regionale per la fibrosi cistica e le malattie rare, il servizio di endocrinologia ed auxologia e quello di reumatologia e immunologia clinica, già presenti al Burlo e che dovrebbero – sottolinea il consigliere regionale M5S – essere riconosciute, mantenute e possibilmente sviluppate».

 

«Anche il Cro di Aviano ha manifestato la necessità di correggere le schede, richiedendo non semplicemente l’esplicitazione puntualmente delle singole funzioni, ma piuttosto, all’interno suo del mandato di “ricerca translazionale”, la possibilità di definire in una fase successiva, con l’atto aziendale, le funzioni che afferiscono a tale attività – aggiunge Ussai -. Siamo almeno alla terza versione delle schede riguardanti gli standard assistenziali e si rendono ancora necessarie delle modifiche importanti delle funzioni: semplice disattenzione o mancanza di volontà da parte della Giunta?» si chiede il portavoce del MoVimento 5 Stelle. «Quello che è certo è che il Burlo di Trieste ed il Cro di Aviano sono due eccellenze della nostra regione che la giunta Serracchiani non sta tutelando e valorizzando in maniera adeguata!».

 

«Le uniche azioni intraprese da questo esecutivo, infatti, riguardano il trasferimento delle funzioni dei due Irccs rispettivamente all’Ospedale di Cattinara e all’Ospedale Santa Maria degli Angeli, accentramenti che se in un’ottica di economie di scala potrebbero essere anche condivisibili,spinti all’eccesso potrebbero nuocere all’attività scientifica e di ricerca, che caratterizzano tali enti, e potrebbero potare alla lunga alla perdita della specificità di Irccs. Ottenere il titolo di Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico rappresenta un vanto per qualsiasi ospedale – sottolinea Ussai – e non possiamo certo permetterci di rischiare di perdere questo vero attestato di eccellenza».

 

«Purtroppo però fino ad oggi la giunta Serracchiani invece di valorizzare questo patrimonio presente in regione, con le sue azioni maldestre dimostra a malapena di tollerarlo. La riforma sanitaria approvata dal centro sinistra non può mettere in discussione le prerogative che hanno reso il Burlo ed il Cro punti di attrazione e non solo a livello regionale. Ci aspettiamo quindi che vengano recepite le richieste di modifica delle schede ospedaliere e che questi istituti – conclude il consigliere M5S – vengano considerati come centri di riferimento nella futura pianificazione regionale».