Superficialità nella gestione della crisi da parte degli amministratori coopca e della politica

 

«La serietà con cui si sta affrontando la crisi Coopca sta tutta nelle parole di Gianfranco Verziagi, uno dei due consulenti incaricati dalla Regione per assistere il Cda dell’azienda. Consulente che solo pochi giorni fa garantiva sulla stampa: “Alla chiusura del negozio di Buja nessun’altra misura di risanamento prevista nel precedente Piano industriale di Coopca verrà posta in essere”. Bene, dopo Buja chiude anche il negozio di Faedis. A questo punto, prima che sia troppo tardi, fa bene la magistratura ad accelerare le procedure di commissariamento di Coopca». La portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Elena Bianchi, sottolinea ancora una volta la superficialità con cui gli amministratori dell’azienda e la politica regionale abbiano affrontato una crisi che si sta rivelando sempre più grave per i dipendenti e per i soci prestatori della cooperativa carnica.

 

«Nel corso della conferenza stampa di una settimana fa, nel corso della quale abbiamo annunciato la mozione di sfiducia nei confronti della presidente della Regione – aggiunge il consigliere regionale M5S Cristian Sergo -, abbiamo chiesto ai giornalisti presenti come mai la Regione non avesse svolto il proprio compito di vigilanza sulle cooperative e come mai alle parole della Serracchiani (“chi ci ha portato in questa situazione non può portarci fuori da qui” Tolmezzo 29 novembre 2014″) non fossero seguiti fatti concretiIl cambio del Cda di Coopca è rimasto, infatti, uno dei tanti annunci di questa giunta regionale».

 

«Adesso arriva la Procura – sottolinea Sergo – e in qualche giorno riesce a realizzare quello che la giunta Serracchiani non ha voluto (ma poteva) fare in un anno e mezzo. Ma si sa, questa politica “lavora per il bene di soci e dipendenti”. E i loro “saggi” (uno dei quali è anche revisore dei conti di Lega Coop Fvg ovvero dell’organo che in prima istanza avrebbe dovuto revisionare l’andamento della stessa Coopca) a inizio anno rassicuravano i media che si sarebbe chiuso solo il punto vendita di Buja. Ecco, ieri i sindacati sono stati avvisati che a breve abbasserà le serrande anche il negozio di Faedis. La speranza – conclude il portavoce M5S –  è che la magistratura riesca a individuare rapidamente tutti i responsabili di questo crac e che si riesca a tutelare i tanti cittadini del Friuli Venezia Giulia, loro malgrado, coinvolti in questa triste vicenda».