PALMANOVA-MANZANO: UN ACCORDO STIPULATO SENZA AVVISARE I CITTADINI DEI COMUNI INTERESSATI

“È gravissimo che il sindaco di San Vito al Torre Gabriele Zanin abbia stipulato in luglio un’intesa con la Regione per la realizzazione della bretella Palmanova-Manzano, senza avvisare né i suoi concittadini, né quelli interessati dal nuovo tracciato che costerà comunque più di 65 milioni di euro. Allo stesso modo è altrettanto grave che la giunta Serracchiani da due anni a questa parte non abbia più informato la IV commissione sul progetto che sta alla base di questo accordo stretto in piena estate”. Ancora una volta il portavoce del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale Cristian Sergo è costretto a mettere in risalto la totale mancanza di trasparenza della politica regionale e a quanto pare di alcuni amministratori locali.
“Dopo le numerose riunioni a porte chiuse si è trovato il modo di spendere i 65 milioni stanziati dal governo Prodi nel 2007, ma a quanto pare si sono fatti i conti senza i cittadini. Di sicuro non è con una lingua di cemento che si aiutano le imprese del Manzanese che stanno vivendo un periodo di grande difficoltà”.
“Il MoVimento 5 Stelle è da sempre contrario alla Palmanova-Manzano e già nel 2014 aveva chiesto di girare i 24 milioni di euro alle imprese del Manzanese e non per consumare ulteriore suolo. Dalle intese firmate alle imprese arriveranno meno di 18 milioni. Verrà distrutta per sempre – ricorda il portavoce del M5S – una zona di campagna che risulta ancora immacolata. E tutto questo quando il mondo è cambiato, lo sviluppo e la ricchezza viaggia grazie alla tecnologia e dati alla mano il trasporto su gomma è – fortunatamente – utilizzato sempre meno”.
“A questo punto non resta che sperare nel buon senso dei cittadini di San Vito al Torre che, a quanto anticipato dall’amministrazione comunale ieri in una serata organizzata dai gruppi di opposizione in Consiglio comunale, saranno chiamati a esprimere la loro opinione su quest’opera, peccato che avvenga dopo la firma già scritta sull’intesa con la Regione. La vittoria dei “no” – conclude Sergo – potrebbe bloccare la realizzazione dell’intera opera e rappresenterebbe l’ennesimo ceffone a una politica brava, esclusivamente, a far calare dall’alto decisioni, tanto sbagliate quanto dannose”.