VERDI DI TRIESTE: INACCETTABILE PENALIZZARE UNA REALTÀ VIRTUOSA

Inaccettabile penalizzare una realtà virtuosa. Subito un coordinamento per impugnare al Tar il taglio dei fondi

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Taglio dei fondi

La Regione e le nostre istituzioni culturali devono attivarsi subito a difesa del teatro lirico-sinfonico Giuseppe Verdi di Trieste. Attraverso un’interpellanza alla giunta Serracchiani chiediamo l’immediato coordinamento con il Comune e con la Fondazione del Verdi per contestare in ogni sede il taglio di fondi da Roma.

È ingiusto e scorretto che la quota parte del Fondo unico per lo spettacolo sia stata diminuita all’unico ente lirico-sinfonico in Italia che è riuscito a far approvare il proprio piano di risanamento. Chi è virtuoso e riesce a garantire spettacoli di qualità e con i conti in ordine viene punito, a vantaggio di teatri come quelli di Firenze, Bari o Cagliari in rosso permanente. Come si spiegherà questa “punizione” ai dipendenti del Verdi, che avevano contribuito al risanamento rinunciando ai premi di produzione?

È palese che ci siano motivazioni politiche dietro a una inspiegabile discriminazione: se come istituzione la Regione non è capace di farsi rispettare dal governo amico, è necessario che a livello locale ci si metta tutti attorno un tavolo e si impugni al Tar il taglio dei fondi. L’assessore alla cultura Torrenti farebbe bene a non compiacersi delle briciole riservate dal Fus ai teatri di prosa. Non dobbiamo dimenticare che i cittadini di questa regione hanno contribuito con milioni di euro per mantenere in vita una realtà importante come il Verdi, elemento di punta della produzione culturale dell’intero Friuli Venezia Giulia.

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