Un errore sospendere il divieto di spandimento per 15 giorni. Politica e ricerca devono invece sostenere un nuovo modello di coltivazione sostenibile

L’agricoltura e l’ambiente sono cosa seria e se vogliamo trovare una soluzione al problema dei nitrati non è possibile proseguire nella politica delle deroghe. Sospendere per quindici giorni il divieto allo spandimento, di fatto vanifica l’efficacia del divieto stesso.  La proposta del vicepresidente Sergio Bolzonello, di sospendere il divieto di spandimento nelle zone vulnerabili da nitrati (Zvn) dei letami, dei concimi azotati e degli ammendanti organici per 15 giorni è inaccettabile.

L’agricoltura ha invece bisogno di un nuovo modello. La direttiva europea deve essere rispettata, così come quella che riguarda i nitrati regionali. Consentire lo sversamento in questo periodo dell’anno in cui la terra è sostanzialmente incolta – e lo sarà per molto tempo -,finirà per far defluire altre sostanze inquinanti nelle falde e negli alvei dei nostri fiumi, sostanze che arriveranno fino alla laguna a causa delle piogge che verranno.

Ancora più grave della deroga è invece la modifica al regolamento che disciplina questa materia, che di fatto introduce in maniera permanente – in deroga alle direttive europee – la possibilità di spandere liquami in determinate tipologie di appezzamenti, sempre rientranti tra le zone vulnerabili da nitrati. Gli strumenti alternativi ci sono ed il “codice della buona pratica agricola” dovrebbe essere applicato, diventando fonte normativa per tutti gli agricoltori della regione.

Il nostro appello va anche al mondo accademico che anche nella nostra regione deve sostenere un modello di coltivazione sostenibile. Un modello che deve prevedere il compostaggio dei letami e delle deiezioni e la realizzazione di quella stabilità dell’azoto che in realtà è l’unica forma non dilavabile e non inquinante.