Traffico illecito di rifiuti: la Regione come al solito tace

“Occorre quanto prima definire la posizione di tutti gli attori di questa vicenda. Non è la prima volta che, stando a quanto ci han detto gli assessori in questi anni, Bioman è oggetto di procedimenti di natura penale, ma questa volta finisce per essere coinvolta anche la Regione e attendiamo che la magistratura prosegua le sue valutazioni, ma quanto emerge dovrebbe destare quanto meno preoccupazione”. Lo afferma il nostro capogruppo Cristian Sergo, commentando l’inchiesta sul presunto traffico illecito di rifiuti tra Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Est Europa portata avanti dai Carabinieri del NOE di Udine, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Trieste.

“Sull’ intervento da 8 milioni di euro, per il tramite di Friulia, che sono stati investiti dalla Regione avevamo chiesto chiarimenti nel dicembre 2020, attraverso un’interrogazione alla Giunta regionale sull’opportunità finanziaria, ambientale e politica dell’operazione, anche considerando le indagini penali già in corso all’epoca e le inchieste giornalistiche a livello nazionale. Tra le irregolarità emerse a seguito di nostre precedenti segnalazioni risalenti al 2019 c’erano anche quelle inerenti le quantità di rifiuti trattati che portarono all’avvio di un procedimento sanzionatorio di natura penale – prosegue il consigliere regionale M5S.
“All’epoca l’Assessore Scoccimarro si limitò a constatare che sulle presunte irregolarità circa le quantità di rifiuti trattati da Bioman, la società aveva fornito tutti i chiarimenti richiesti dagli organi preposti alle attività di verifica e per quanto riguardava il compost prodotto e gli scandali emersi sulla testata giornalistica Fanpage ricordava che tutte le analisi confermavano la corrispondenza ai valori analitici previsti dalla normativa di settore. A leggere i giornali direi che i chiarimenti siano bastati per convincere la Regione e Friulia, ma non tanto gli inquirenti.

“L’accusa di traffico illecito di rifiuti getta forti ombre sulla Bioman di Maniago che, nel 2018, la Sottosegretaria alla Transizione ecologica Vannia Gava definiva un impianto modello, fiore all’occhiello in FVG e in tutto il territorio nazionale. Mi domando – commenta il Deputato Luca Sut, capogruppo M5S in X Commissione Camera – se oggi Gava ne darebbe la medesima definizione, o se userebbe maggior cautela verso questa azienda che, ricordiamo, già nel 2019 figurava nell’inchiesta di Fanpage sulla Sesa di Este. Mi auguro dunque si faccia chiarezza il prima possibile sulla vicenda che coinvolge tra l’altro una realtà in cui, attraverso Friulia, è entrata anche la Regione. Vogliamo essere veramente un esempio per tutta l’Italia, anche e soprattutto quando si parla di un tema così delicato come la gestione dei rifiuti, per cui la Bioman, già in passato, ci aveva dato motivi di preoccupazione – conclude Sut.