TPL GRATUITO: NO SECCO DEL CENTROSINISTRA, PRONTA PROPOSTA DI LEGGE DEL M5S

Con l’emendamento al bilancio volevamo da subito ridurre i costi dei trasporti sulla spesa annuale delle famiglie, abbattere l’inquinamento, tagliare i costi sanitari e aumentare la qualità di vita dei cittadini. Obiettivi che da sempre fanno parte del programma del MoVimento 5 Stelle.

Vietato persino discutere in Regione del trasporto pubblico locale gratuito. Questo il messaggio – spiccatamente democratico – lanciato oggi dalla giunta Serracchiani e dalla maggioranza di centrosinistra in Consiglio regionale che non solo hanno bocciato la proposta del MoVimento 5 Stelle, ma hanno persino deciso di evitare la discussione di questo argomento in commissione. L’assessore Santoro ha concluso il suo intervento in Aula sostenendo che il Tpl gratuito sarebbe visto “come un regalo che mamma Regione fa ai cittadini del Friuli Venezia Giulia”. Una proposta già definita “iniqua e populista” a mezzo stampa.
Secondo la giunta Serracchiani sul trasporto pubblico gratuito ai residenti della regione deve calare il silenzio più assoluto. Ma dovrà mettersi il cuore in pace perché il MoVimento 5 Stelle ha già pronta una proposta di legge per garantire, prima regione in Italia, il trasporto pubblico locale gratuito nel Friuli Venezia Giulia. Questo non per populismo ma semplicemente perché è un’esigenza dei cittadini e dell’ambiente.

Con l’emendamento al bilancio volevamo da subito ridurre i costi dei trasporti sulla spesa annuale delle famiglie, abbattere l’inquinamento, tagliare i costi sanitari e aumentare la qualità di vita dei cittadini. Obiettivi che da sempre fanno parte del programma del MoVimento 5 Stelle.

Purtroppo la scure censoria della giunta Serracchiani è caduta anche sugli studenti. Già per l’anno in corso avevamo proposto infatti il Tpl gratuito per chi studia. Un modo concreto per aiutare i più giovani e le loro famiglie, tanto che solo un paio di giorni fa ben 8 mila studenti del Pordenonese avevano lanciato un appello per abbassare il costo dei trasporti che, da quanto riportato sul sito della Saf, ammonta a circa 700 euro a studente per una tratta extraurbana di media percorrenza.
Anche questa proposta “populista” è stata bocciata senza pietà, nonostante la Santoro abbia indicato in 7,5 milioni di euro l’introito annuale per abbonamenti agevolati, confermando quindi la correttezza del plafond previsto nell’emendamento, che individuava per l’ultimo trimestre del 2017 la somma massima di 5 milioni di euro.

L’assessore ha spiegato che, “in base alle indicazioni dell’Autorità di regolazione dei trasporti, i ricavi ottenuti dalla vendita dei titoli di viaggio debbano tendere ad almeno il 35 per cento e non certo andare verso lo zero. Peccato che nella nostra regione oggi siamo vicini al 25 per cento: i ricavi da abbonamenti e biglietti sono pertanto abbondantemente più bassi rispetto a quanto previsto dalla normativa nazionale, a dimostrazione che quindi si possa anche abbassare ulteriormente, altrimenti secondo il pensiero della giunta Serracchiani, è probabile che a breve ci saranno ulteriori aumenti dei costi dei biglietti. Altri soldi che usciranno, come sempre, dalle tasche dei cittadini, dove è più comodo andarli a prendere.