Terzo mandato, Capozzi: Fedriga getta la maschera, ma resta errore

“Il presidente Fedriga conferma quello che abbiamo sempre sostenuto: punta al terzo mandato. Questo dimostra che, se restasse il limite del doppio mandato, le forze di Maggioranza avrebbero non pochi problemi a individuare un’alternativa al presidente. La sconfitta in Sardegna brucia ancora. Noi del M5S restiamo convinti del limite del doppio mandato, come da nostra regola interna: la politica deve essere intesa come servizio, non come professione, inoltre vogliamo evitare che si perpetrino gli eccessi di potere istituzionale conferito ai presidenti e ai sindaci allungando le loro cariche oltre i 10 anni”.

Lo afferma in una nota la consigliera Regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi, a seguito delle dichiarazioni del presidente Fedriga rilasciate a margine dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2024 della sezione Fvg della Corte dei Conti.

“Un limite – prosegue Capozzi – che si sostanzia anche in una autodifesa della democrazia, cosi come avviene in altri Paesi democratici incardinati sul vincolo del secondo mandato. È evidente: il tema risulta essere il pomo della discordia soprattutto nella maggioranza di Governo, dove si vuole evitare di cedere nel 2025, alla premier Meloni, regioni leghiste come il Veneto di Zaia e blindare la Liguria di Toti, ma proprio perché questa regola non si presti a giochi di potere e ambizioni di partito è bene evitarla”.

“Il principio che siano i cittadini a decidere può essere valido, ma allora il presidente ci dica se vuole togliere anche altre cause di incompatibilità e inconferibilità, altrimenti – conclude l’esponente delle Opposizioni – è la dimostrazione che tutto questo non ha a che fare con gli interessi degli elettori ma solo dei partiti”.