Programma immigrazione non trascuri integrazione stranieri regolari

L’attenzione alle situazioni più critiche (richiedenti asilo e minori non accompagnati) non monopolizzi le politiche regionali sull’immigrazione. Lo hanno affermato i consiglieri regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Ussai e Mauro Capozzella, nel corso della seduta della VI Commissione che ha dato il suo parere al Programma immigrazione 2019, sul quale il Gruppo pentastellato si è astenuto.

“Valutiamo favorevolmente il recepimento di alcune nostre istanze, in particolare il supporto ai Comuni e l’introduzione di requisiti per le strutture di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, su cui avevamo presentato una mozione approvata dall’aula – ricordano i consiglieri M5S –. Ma si tratta di una questione, così come quella relativa ai richiedenti asilo, che rappresenta pur sempre una parte minoritaria del grande tema dell’immigrazione ma che di fatto monopolizza il Programma, che invece prevede soltanto azioni marginali per risolvere i problemi legati all’integrazione nei confronti degli oltre 106 mila stranieri regolarmente presenti in Friuli Venezia Giulia”.

“Nel documento, infatti, non si parla di educazione civica, parità di genere, promozione della legalità e demanda l’insegnamento della lingua italiana nei confronti di queste persone a iniziative ministeriali, senza valorizzare progetti in essere rivolti all’inclusione come ad esempio quello sull’integrazione delle donne straniere “stabili” e regolari che ridurrebbero i costi per sanità e mediazione culturale” sostengono Ussai e Capozzella.

“Manca inoltre totalmente, come invece era contenuto nei precedenti Programmi, un consuntivo dell’attività per valutare l’efficacia delle misure messe in campo e dell’utilizzo delle risorse, anche per questo abbiamo chiesto di conoscere nel dettaglio i dati relativi al fenomeno immigrazione (rimpatri volontari, riammissioni in Slovenia, proseguo amministrativo dei neo maggiorenni, numero aggiornato delle presenze di richiedenti asilo, ecc.) – concludono gli esponenti del Movimento 5 Stelle -. Dati che sarebbero stati utili per affrontare il dibattito in maniera meno ideologica ma che non sono stati presentati, facendo sì che la discussione di oggi fosse eccessivamente condizionata dal clima di campagna elettorale”.