LO STUDIO EPIDEMIOLOGICO INDICA L’AUMENTO NEL TEMPO DI TUMORI. COSA INTENDE FARE LA GIUNTA SERRACCHIANI?

Finalmente siamo riusciti ad avere lo studio epidemiologico, richiesto quasi due mesi fa. Le conclusioni di questo studio rilevano una propensione all’incremento nel tempo di tutti i tumori e in particolare del tumore della mammella, sia in provincia di Gorizia che nel resto del Friuli Venezia Giulia. 
 
Questo lavoro esprime inoltre una valutazione a parte in merito ai dati sul tumore alla vescica. Viene messa infatti in evidenza una tendenza alla maggiore incidenza di questa neoplasia tra le donne residenti nella Provincia di Gorizia e in particolare nel Distretto Basso isontino. Lo studio suggerisce pertanto di approfondire l’eccesso di rischio per i tumori ai polmoni, alla vescica e alla mammella. 
 
Come è noto a tutti, un rapporto dell’Università di Stoccarda ha rilevato che gli studi condotti sulle popolazioni residenti vicino alle centrali a carbone, responsabili dell’emissione in atmosfera di polveri sottili, benzoapirene, benzene, metalli pesanti, diossine e isotopi radioattivi, hanno dimostrato un aumento dell’incidenza di tumori di laringe, polmoni e vescica. Altri autorevoli studi, fatti a livello nazionale e in altre regione, pongono l’accento su questo tipo di patologie in aumento dovute alla presenza di impianti impattanti sul loro territorio. 
 
A questo punto, ci poniamo degli interrogativi. Che intenzioni ha la giunta regionale? Cosa intende fare, visti i risultati evidenziati dallo studio? Come intende procedere per verificare quali siano le cause, presenti sul territorio del Basso isontino, scatenanti queste tipologie di tumori? Quali sostanze, emesse in atmosfera, che si depositano al suolo, possono portare a incidenze tumorali più alte in questo territorio? E soprattutto quali realtà industriali, presenti nel Basso isontino, possono incidere sulle varie tipologie di tumori rilevate?