LEGGE SUL SERVIZIO IDRICO E RIFIUTI IMPOSTA CON METODI ANTIDEMOCRATICI

Questa mattina abbiamo partecipato a Udine alla conferenza stampa intitolata “L’acqua nelle proposte di legge regionale e statale: bene comune o merce?” per riaffermare ancora una volta tutta la contrarietà del MoVimento 5 Stelle alla proposta di legge sulla organizzazione delle funzioni relative al servizio idrico integrato e al servizio di gestione integrata dei rifiuti. Un testo frettoloso, impreciso, calato dall’alto, poco democratico e incapace di tutelare i singoli territori.

Abbiamo chiesto il rinvio della discussione e votato contro questo provvedimento, che di speciale non ha nulla e che potrebbe esserlo davvero se solo la politica lo volesse invece di accettare i diktat romani.

Inoltre si è preferito un metodo scarsamente democratico. Basti pensare che durante la discussione in Commissione non era presente neppure il direttore del Servizio disciplina servizio idrico integrato, gestione risorse idriche, tutela acque da inquinamento della Regione. L’ufficio che avrebbe dovuto esprimere i dovuti pareri tenici sugli emendamenti presentati dalle varie forze politiche.

Assenti – purtroppo – anche alcuni dei comitati dei cittadini e alcuni sindaci che avrebbero voluto spiegare le loro ragioni. Boem, presidente della IV Commissione, ha ritenuto anche questi contributi del tutto inutili!

Il risultato finale di questo provvedimento, che ha visto in commissione come unico voto contrario quello del MoVimento 5 Stelle, sarà devastante. Con una Autorità unica chiamata a governare, a livello regionale, sia il servizio idrico che la gestione integrata dei rifiuti, il Friuli Venezia Giulia finirà per accentrare le decisioni e calpestare il sacrosanto desiderio di autonomia espresso in modo più che legittimo da alcuni territori di questa regione.