Le proposte del M5S per l’assestamento di bilancio

Sanità, ambiente, tasse, trasporto pubblico, famiglia e lavoro. Sono i temi su cui il MoVimento 5 Stelle intende spostare il baricentro dell’assestamento di bilancio che andrà in aula la prossima settimana. “Una manovra che, dai 150 milioni di partenza, è arrivata ai 350 milioni dopo gli ultimi emendamenti annunciati dalla Giunta – ha spiegato in una conferenza stampa il capogruppo Cristian Sergo -. Un fatto straordinario e frutto delle politiche del Governo Conte bis che ha permesso di mettere in sicurezza i conti della Regione”.

“Proprio per l’ammontare cospicuo delle risorse a disposizione, ci saremmo aspettati interventi per ridurre le tasse nei confronti delle nostre imprese – ha aggiunto Sergo -, così come ci aspettiamo maggiore incisività nello scorrimento delle graduatorie per consentire a un numero più alto di cittadini e aziende di non aspettare ancora altri mesi per accedere a contributi di cui hanno diritto. Grandi assenti sono anche la sicurezza sul lavoro, tema che ha bisogno di uno sforzo soprattutto per incrementare il personale impegnato nei controlli, e la sicurezza stradale, su cui non è prevista alcuna norma nonostante l’elevato numero quotidiano di incidenti, anche mortali. Quanto all’ambiente, il Piano regionale bonifiche prevede interventi per oltre 50 milioni ma ad oggi ne sono stati stanziati solo 1,5 – incalza il capogruppo M5S -, per un tema che rappresenta un volano anche per far lavorare le nostre piccole e medie imprese. Ribadiamo come sia necessaria la moratoria sui parchi fotovoltaici sui terreni agricoli. L’attenzione per la nostra agricoltura, oltre agli interventi nel fondo di rotazione, può inoltre essere aumentata attraverso la nostra proposta di estendere i contributi per l’acquisto di prodotti certificati, biologici e di qualità nelle mense aziendali”.

“Porteremo avanti alcune battaglie storiche del MoVimento – ha continuato la consigliera Ilaria Dal Zovo -. Sul trasporto pubblico locale, torneremo a proporre la gratuità totale per gli studenti, su cui c’è già stato l’impegno della Giunta che poi però si è fermata allo sconto del 50%. Ripresenteremo inoltre un emendamento già avevamo proposto in passato per estendere il TPL gratis anche agli over 65, sotto una certa fascia di reddito. Mancano inoltre risposte sui nuclei familiari con un solo genitore che deve assentarsi dal lavoro per rimanere con il figlio, in età scolare, costretto a casa dal Covid o dalla quarantena: ci sarà un nostro emendamento per garantire dei contributi a queste famiglie. Valuteremo anche un ulteriore intervento per la prima casa, visto che la Giunta prevede 40 milioni per scorrere le graduatorie, quando in realtà servirebbero 100 milioni”.

Si incentra sulla sanità e sul sistema dell’emergenza urgenza la proposta illustrata dal consigliere regionale Andrea Ussai. “Il centrodestra ha aspramente criticato il modello portato avanti nella scorsa legislatura ma poi non ci ha mai messo mano. Lo proponiamo quindi noi, rivedendo il sistema dell’emergenza sanitaria territoriale con tre dipartimenti di area vasta che fanno capo alle Aziende sanitarie e con annesse tre sale operative (Trieste, Palmanova e Pordenone) che si coordinano attraverso l’istituzione di un dipartimento regionale. Sarebbe un passo avanti, visto che le criticità segnalate riguardano soprattutto la mancanza di integrazione tra le diverse strutture che sarebbero ricomprese in dipartimenti di emergenza aziendali, con ricadute positive sulle risposte alle chiamate e sull’intervento territoriale. Un modello – ha concluso Ussai – che risponde a quanto previsto dal programma elettorale di Massimiliano Fedriga, senza dimenticare che al Senato ci sono due proposte di legge, una a firma M5S, l’altra di Forza Italia, che rivede l’organizzazione proprio con dipartimenti provinciali. Ci aspettiamo quindi che l’assessore e una parte della maggioranza aderisca alla nostra proposta”.

“Un assestamento di bilancio che si concentra su interventi mediaticamente seducenti, ma che necessiterebbe di misure su questioni più importanti, quale ad esempio il lavoro – ha affermato il consigliere Mauro Capozzella -. Il Friuli Venezia Giulia vive un corto circuito, tra aziende che non trovano lavoratori altamente qualificati e persone che non hanno le qualifiche richieste. In mezzo c’è la Regione, che ha lo strumento dei Centri per l’impiego ma non investe per risolverne i problemi strutturali di spazi, informatizzazione e formazione del personale. Da parte nostra, cercheremo di intervenire con emendamenti per dare risorse alla legge ‘Talenti FVG’, ma rimangono le carenze per quanto le politiche attive del lavoro, in particolare per le fasce più deboli come gli over 50 espulsi dal mercato”.