ERPAC: LA GIUNTA SERRACCHIANI NON HA VOLUTO COINVOLGERE IN MODO ADEGUATO TERRITORIO E ATTORI INTERESSATI

Pur comprendendo le motivazioni che stanno alla base di questo provvedimento di legge, come la razionalizzazione, l’efficientamento e la possibilità di cogliere l’opportunità dell’Art Bonus (che consente un credito di imposta, pari al 65% dell’importo donato, a chi effettua erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale pubblico italiano) non possiamo non evidenziare le perplessità che ci rimangono.

Il metodo e le tempistiche imposte non hanno permesso un coinvolgimento adeguato del territorio e degli attori interessati nonché il corretto e approfondito lavoro della Commissione. Con queste tempistiche, in qualità di consiglieri regionali, non possiamo infatti contribuire adeguatamente al processo legislativo né votare con convinzione.

Inoltre, dal nostro punto di vista, come già sostenuto in sede di discussione della riforma degli Enti locali, cultura e sport andavano avvicinati al territorio e non accentrati dalla Regione. Se siamo in presenza di intoppi e resistenze al lavoro di rete, magari bisogna stimolarlo con incentivi invece di subentrare alla gestione. Pare proprio si voglia andare quasi in controtendenza rispetto alla linea nazionale che prevede l’autonomia funzionale dei musei!

Con la figura del direttore generale (nominato dalla giunta) e nonostante il comitato di indirizzo scientifico (che ricordo, però, essere composto in buona parte da elementi nominati dalla giunta e quindi di nomina politica) è evidente che la Regione diventa a tutti gli effetti attore delle politiche culturali.

Potremmo anche fidarci delle intenzioni di questa giunta, ma non ce la sentiamo di firmare una cambiale in bianco nei confronti di chi verrà dopo.

Detto questo non possiamo esimerci dal fare una battuta. Ci auguriamo, infatti, che questo nuovo ente non si riveli “omen nomen” ER-PAC!!