Distribuzione gas in montagna, dichiarazioni di intenti non bastano più

“Siamo di fronte a un corto circuito. Al di là delle dichiarazioni di disponibilità a risolvere i problemi da parte di ENI, i disservizi continuano a essere sempre gli stessi”. Così i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo e Cristian Sergo, dopo la risposta dell’assessore Scoccimarro a un’interrogazione che chiedeva alla Giunta come intenda intervenire per il rispetto della convenzione del 1990 e per tutelare i cittadini, in particolare delle aree montane, che ricevono un servizio di distribuzione di gas combustibile non adeguato ai costi sostenuti.

“L’interrogazione è datata maggio 2021, ma l’ultima segnalazione da parte dei sindaci dei Comuni interessati è di pochi giorni fa – sottolineano Dal Zovo e Sergo -. – Le criticità nel tempo non sono cambiate: difficoltà di comunicazione con l’azienda, mancata fatturazione, lunghi tempi di attesa per preventivi e allacciamenti, continue lamentele da parte degli utenti che vengono raccolte direttamente dai sindaci”.

“Con una mozione presentata dal MoVimento 5 Stelle e approvata dall’aula a febbraio 2020, la Giunta si è impegnata a ‘continuare tutte le azioni di sua competenza per garantire un servizio equo, di prossimità e di qualità nelle zone montane del territorio del Friuli-Venezia Giulia, nel rispetto degli impegni originariamente assunti con i Comuni attraverso la convenzione” ricordano i consiglieri pentastellati.

“A due anni di distanza da quel voto non ci si può più accontentare di impegni generici e dichiarazioni di intenti. I cittadini e i sindaci coinvolti continuano a sopportare – concludono Dal Zovo e Sergo – e la Regione dovrebbe una volta per tutte pretendere che ENI rispetti gli impegni presi”.