Cig in deroga, i fatti smentiscono Rosolen

“Dalla spiegazione dell’assessore Rosolen sui ritardi regionali della Cassa Integrazione in Deroga rimangono più dubbi che certezze”. Lo afferma il Gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle. “Rispondendo alla nostra interrogazione, l’esponente della Giunta ha chiaramente dichiarato come, fino al 23 aprile, ci fossero solamente 8 dipendenti per evadere 387 pratiche su 7909 e che di queste domande l’INPS ne aveva già autorizzate 306. Visti i tempi biblici si è aumentato il team di 9 unità, il che ha portato un’accelerata e in poco meno di una settimana sono arrivati a Roma altre 300 domande”.

“Alla nostra interrogazione si accennavano a ulteriori assegnazioni di personale per un massimo di 32 addetti, ma l’assessore deve avere cambiato idea perché adesso si parla di un team di 40 persone. – aggiungono i consiglieri M5S – Sullo scrupoloso, e quindi più lento, metodo di lavoro, ci teniamo a sottolineare che ci sono modelli regionali da cui, forse, potremmo prendere esempio e non solo criticare chi, forse, fa peggio di noi”.

“L’esempio delle Marche è eclatante, quanto per noi imbarazzante – sostiene il Gruppo consiliare -. In una Regione di 1,5 milioni di abitanti (poco più popolosa della nostra), sono state spedite a Roma entro il 23 aprile 6411 domande, contro le 387 provenienti dal Friuli Venezia Giulia, pur essendoci le stesse pastoie burocratiche e montagne da scalare. Ma se di solito la fretta è cattiva consigliera, non è questo il caso, perché è stato autorizzato il 94% di richieste dall’Inps, con 7028 beneficiari già pagati. La percentuale di domande spedite da Trieste e autorizzate da Roma è ancora del 78% e questo fa sì che siano solamente 500 i lavoratori che abbiano ricevuto la Cassa Integrazione in Deroga sui 16 mila che attendono”.

“Infine, l’ultima difesa dell’Assessore riguarda le difficoltà a reperire il personale e il tempo per la loro formazione. Va ricordato – prosegue la nota – che la Direzione Lavoro, in virtù di una delibera di Giunta degli inizi di marzo, ha la possibilità e le risorse necessarie per assumere 52 persone, quindi non si comprende perché attendere i trasferimenti da altri Servizi regionali. Sui tempi della formazione, Rosolen non può rispondere ad un’interrogazione dicendo che il periodo di formazione dura due giorni feriali e poi lamentarsi che ci vuole tempo per addestrare il personale”.

“Si farebbe prima ad ammettere che siamo di fronte ad una mastodontica sottovalutazione del problema e che è molto più facile e comodo dare la colpa al Governo che cambia le carte in tavola a giochi fatti: ma questo dovrebbe valere per tutti non solo per noi. La nostra preoccupazione – concludono gli esponenti del MoVimento – è che si continui a ragionare come se questa fosse una situazione normale. Non lo è, non lo sarà, e se continuiamo a stare dietro alle solite regole non ne usciremo facilmente: è ora di cambiare marcia, questa regione è rimasta ferma per troppo tempo in questi due mesi e questa faccenda ne è l’esemplificazione”.