10% contributi costruzioni per eliminare barriere architettoniche

Approvato l’emendamento del Movimento 5 Stelle alla proposta di legge 26 che prevede la destinazione da parte dei Comuni di almeno il 10% delle entrate derivanti dai contributi di costruzione e dalle sanzioni in materia edilizia e urbanistica per l’abbattimento delle barriere architettoniche, anche di tipo senso-percettivo, in opere, edifici e impianti di proprietà comunale.

“Spiace invece che sia stato bocciato un altro emendamento che prevedeva l’istituzione di un apposito Fondo regionale – afferma il capogruppo M5S in Consiglio regionale, Andrea Ussai, primo firmatario di entrambe le proposte –. Con questo Fondo, caldeggiato anche dal Centro regionale di informazione sulle barriere architettoniche, avremmo garantito stabilità ai finanziamenti in materia, considerato che dallo stesso Criba è stato segnalato come i fondi comunali non siano sufficienti garantire la piena accessibilità di tutti gli edifici, impianti ed opere pubbliche”.

“Eravamo disposti ad accantonare l’emendamento per discutere un’eventuale rimodulazione in modo da avere un’approvazione trasversale ma Giunta e maggioranza non hanno voluto sentire ragioni – conclude Ussai –. In questo modo si è persa l’occasione di riaffermare l’importanza dell’accessibilità e permettere alle persone con disabilità di godere di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali. L’eliminazione degli ostacoli e delle barriere all’accessibilità, infatti, facilita la piena partecipazione alla società per tutti i possibili fruitori, perché dove vive bene una persona disabile, vivono bene tutti”.