Campo fotovoltaico San Giorgio urgente solo per chi lo propone

“Abbiamo chiesto all’assessore Scoccimarro quale sia stato il bilanciamento tra interesse pubblico e privato relativo all’iter di autorizzazione per la realizzazione di un campo fotovoltaico da 5,8 MW da realizzarsi su oltre 60 mila metri quadrati nell’Aussa Corno a pochi metri da Porto Nogaro, ma l’esponente della Giunta ha preferito sviare il discorso”. Lo sostiene il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo.

“Nel rispondere alla nostra interrogazione – continua Sergo – l’assessore ha richiamato il Decreto legge 18/2020 che consente alle Amministrazioni di poter ‘dare priorità ai procedimenti da considerare urgenti in relazione alle ragioni oggettive relative alla natura e all’importanza degli interessi tutelati’. Qui però l’unica urgenza emersa, visto che abbiamo energia da vendere in Friuli Venezia Giulia, è quella del privato che pretende di essere autorizzato alla costruzione in tempo per poter accedere alla finestra degli incentivi del prossimo ottobre. Si continua pertanto a non capire quale sia l’interesse pubblico coinvolto, e sulla base del quale si è consentita la ‘ripartenza’ del relativo procedimento prima del 16 maggio, in particolare tenendo conto che si tratta di un impianto che non va a fornire energia alle aziende del territorio, ma servirà solo a venderla per mero profitto del proponente”.

“Nella nota del Servizio valutazioni ambientali del 27 aprile, che riavvia l’iter autorizzativo, si afferma che il progetto è carente di un piano economico – finanziario – rileva il consigliere M5S -. Eppure, nonostante la nota sia stata emessa più di un mese fa, non ci risulta pervenuta da parte del proponente alcuna integrazione. Anche volendo intervenire sulla procedura pubblica, che prevede le osservazioni degli interessati, non ci sono elementi importanti per valutare il progetto, la sua valenza economica e, di conseguenza, la sua portata. Se ci fosse davvero tanta urgenza in un mese il proponente avrebbe dovuto rendere pubblici questi atti. Viene quindi da chiedersi come sia stato possibile considerare l’importanza dell’impianto, tanto da accelerarne la procedura, senza questi documenti”.