Buco di 38 mila euro nel bilancio di Gradisca

«In che cosa è diversa dagli altri imprenditori Coop Nord Est per essere esentata dal pagamento di tasse e tributi relativamente all’ex Centro Commerciale Isonzo?». A chiederlo è il portavoce del MoVimento 5 Stelle nel Consiglio comunale di Gradisca d’Isonzo Michele Freschi che nei giorni scorsi, unitamente al resto dei consiglieri di minoranza, ha depositato una interrogazione, rivolta alla giunta Tomasinsig, per fare luce sulla cospicua riduzione della previsione d’entrata – circa 38 mila euro – dovuta al mancato pagamento della quota Tari per il Centro Commerciale».

«L’assessore Boscarol, in fase di variazione di assestamento bilancio previsionale 2014, aveva affermato che questo buco nasceva da una contestazione di Coop Nord Est, ritenuta corretta dal responsabile dell’ufficio tributi intercomunale – spiega Freschi -. Alle nostre richieste di chiarimento però l’amministrazione ha risposto in maniera vaga, richiamando il regolamento locale».

«Eppure la normativa parla chiaro: possono essere esclusi dalla tassazione solo gli immobili non utilizzabili in quanto inagibili, inabitabili, diroccati – attacca il portavoce M5S -. Nel caso invece dell’ex Centro Commerciale Isonzo i titolari hanno fatto una scelta soggettiva di non utilizzo. Quelle strutture, inoltre, sono state realizzate con cubatura conteggiata su una potenzialità che riguarda l’intero comune di Gradisca d’Isonzo, sottraendola di fatto ad altri possibili investitori. Senza dimenticare – aggiunge Freschi – che il centro è ancora dotato degli arredamenti interni ed esterni e di forniture elettriche che mantengono in funzione gli impianti d’allarme e l’illuminazione notturna. Perché la medesima interpretazione non viene applicata alle abitazioni private?».

«Il MoVimento 5 Stelle vuole leggi chiare e applicabili uniformemente a tutti, siano esse agevolazioni o meno – aggiunge la portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Ilaria Dal Zovo -. Pari possibilità di trattamento, insomma. Un privato cittadino non può appellarsi a nessuno sconto, forse sarebbe dovuto visto anche il periodo di crisi che soffre il mercato immobiliare. Coop Nord Est gode di un privilegio per una scelta di delocalizzazione: assurdo! Chiediamo la modifica del regolamento – incalza Dal Zovo – affinché in futuro siano tutelati gli imprenditori che in un periodo di crisi mantengono viva Gradisca, piuttosto che i grossi gruppi che ne consumano il territorio e poi lo abbandonano».

Una richiesta di riscrittura del regolamento in questo senso era già stata portata con una proposta in forma di lettera presentata all’amministrazione comunale da tutti i componenti della minoranza, senza esito. «Questa volta – conclude Freschi – la giunta Tomasinsig dovrà far propria la proposta e chiedere a Coop Nord Est il pagamento dell’Intera Imposta Unica Comunale»