MULTIUTILITY AMBIENTE SERVIZI: DOPO QUATTRO MANDATI DI GASPAROTTO E’ NECESSARIO UN CAMBIO DI GOVERNANCE

«Ambiente Servizi è una società per azioni a capitale interamente pubblico. Alla guida della multiutility del Sanvitese, che serve venti comuni per un bacino di circa 150 mila abitanti, da sempre c’è Isaia Gasparotto. L’ex sindaco di San Vito al Tagliamento ed ex politico del Pci, con alle spalle 15 anni di presenze in Parlamento – che gli hanno fruttato un vitalizio da 6.590 euro -, è attualmente al suo quarto mandato triennale in qualità di presidente della spa. A prescindere dall’ammontare delle indennità di carica, che – ad onor del vero – risultavano già ridotte in forza della “spending  review”, e dai risultati di gestione, è corretto che una società per azioni a partecipazione interamente pubblica sia retta per quasi tre lustri dalla stessa persona?». A chiederselo è la portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Eleonora Frattolin.
«Anche per la raccolta di rifiuti e per la riscossione della tariffa di igiene ambientale del Pordenonese è giunto il tempo di procedere a un cambio di “governance” – sostiene Frattolin -. Posizione dettata non solo dal buon senso e dai principi generali di “turn over” dei vertici che hanno il controllo della cosa pubblica, ma anche dalla legge: ai sensi dell’articolo 6, comma 1 della legge 114/2014, risulta infatti che a decorrere dal giugno 2014 non sia più possibile conferire a soggetti già lavoratori privati o pubblici collocati in quiescenza incarichi dirigenziali o direttivi o cariche in organi di governo delle amministrazioni e degli enti e società da esse controllati. Incarichi – aggiunge la portavoce del M5S – che non possono essere affidati nemmeno a titolo gratuito e per un solo anno, dato che tale deroga è dettata per le sole amministrazioni e non per gli organi di governo delle società controllate».
«Abbiamo anche alcune perplessità sull’attuale gestione di Ambiente Servizi – attacca Frattolin -. L’insufficiente adempimento agli obblighi di trasparenza, un eccessivo ricorso a consulenze e incarichi legali e giudiziari, la nomina del direttore e del vice direttore senza alcuna procedura di selezione ad evidenza pubblica né successivamente ad un atto di indirizzo dei comuni, sono situazioni poco chiare sulle quali abbiamo deciso di accedere i riflettori».
«Ci auguriamo – conclude la portavoce del M5S – che l’incontro di domani dedicato alla presentazione del rapporto integrato 2015 rappresenti, sia per la società che per i comuni soci della multiutility, l’occasione concreta per dimostrare – finalmente – la volontà di cambiare registro».