Tpl gomma, audizione gestori e sindacati senza risposte

“Nessuna risposta alle criticità sollevate dai consiglieri, ma nemmeno nessuna considerazione sulle proposte avanzate in aula per risolvere molte dei problemi che i cittadini della nostra Regione devono affrontare tutti i giorni per poter usufruire di un servizio pubblico fondamentale, che come tale non può esser interrotto, non solo per definizione, ma anche per legge”. Così i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Cristian Sergo e Ilaria Dal Zovo, dopo l’audizione in Commissione dell’assessore Pizzimenti, dei gestori del trasporto pubblico locale su gomma e dei sindacati e comitati in rappresentanza dei lavoratori.

“Le aziende lamentano le tante assenze del personale, arrivando a parlare anche di assenteismo ed esposti in Procura, ma non ci son stati forniti i dati richiesti sulle piante organiche degli operatori del servizio anche prima dell’emergenza Covid – spiegano i portavoce -. Non è stata data spiegazione sulla carenza di organico, atteso che non risultano attivi bandi aperti di ricerca del personale per almeno tre aziende su quattro, né ci è stato detto se all’unico bando aperto qualcuno abbia già risposto. Così fosse si smentirebbe subito la presunta carenza di autisti”.

“Non è stata presa in considerazione, come previsto altrove, la possibilità di reintegrare personale in quiescenza che volontariamente potrebbe ritornare a lavorare nelle ore di punta per dare una mano alla comunità in questo momento di difficoltà – continuano Sergo e Dal Zovo -. Non è stata data contezza delle cospicue risorse economiche messe a disposizione dal Governo Conte. Parliamo di circa 17 milioni di euro per fare fronte alla riduzione dei ricavi tariffari e ai maggiori servizi di trasporto pubblico locale e regionale: viene da chiedersi quali viste le numerose corse tagliate. Non è stata data risposta alla mancata organizzazione di hub vaccinali nelle quattro aziende che gestiscono il servizio, né sulla mancata volontà di fornire i tamponi gratuiti ai propri dipendenti, cosa che invece è stata fatta in altri settori e da altre aziende, proprio per evitare disagi e disservizi all’utenza”.

“Le uniche risposte fornite dall’assessore Pizzimenti hanno chiarito che non c’è un problema di fondi regionali da stanziare, quindi la responsabilità dell’attuale situazione e le criticità evidenziate ricadrebbero tutte in capo alle aziende, prendiamo atto, ma così i problemi dei cittadini rimangono – aggiungono i consiglieri M5S -. Aziende che han chiuso il 2020 con utili intorno ai 2 milioni di euro ciascuna (unica eccezione l’APT di Gorizia che ha chiuso in perdita) e che nel 2019 presentavano utili per complessivi 19 milioni e mezzo”.

“In questi giorni, in cui è emerso il problema anche della sicurezza sui mezzi, ribadiamo alcuni concetti che portiamo avanti da mesi: il primo è perché queste aziende non abbiano ancora pensato di attivare i beneficiari del reddito di cittadinanza per aiutare i clienti a usufruire in sicurezza dei mezzi in questo periodo. Il secondo riguarda la mancata libera circolazione per alcune delle forze armate, tra cui i vigili del fuoco, che anche in divisa devono pagare il biglietto sui bus ma non sui treni, quando potrebbero aiutare il personale a far rispettare le norme vigenti. Ci sarebbe infine da capire perché in sei mesi non si siano dotati i bus dei sistemi di filtraggio nonostante i cospicui finanziamenti regionali. L‘audizione in commissione poteva essere l’occasione per sciogliere alcuni nodi – concludono gli esponenti pentastellati -, che invece dal mese prossimo saranno sempre più intricati”.