Su centrali provinciali 118 presa in giro del centrodestra

“Ripristinare il collegamento diretto tra 118 e centrale operativa sanitaria, riorganizzare l’emergenza sanitaria nell’ambito di dipartimenti di emergenza di area vasta. Non è il testo della mozione a prima firma Zalukar, ma il programma elettorale del presidente Fedriga, sottoscritto da tutto il centrodestra”. Ad affermarlo è il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, sulla mozione per la ‘Revisione del modello organizzativo del Sistema di emergenza sanitaria territoriale 118’, firmata anche dallo stesso esponente pentastellato e dai consiglieri Honsell e Zanon.

“Non abbiamo partecipato al voto, in quanto consideriamo l’emendamento interamente sostitutivo del centrodestra una vera e propria presa in giro”. Il documento firmato dai capigruppo della maggioranza Giacomelli, Bordin, Nicoli e Dibert chiede di ‘considerare, sulla base di una valutazione circa il rapporto costi – benefici, anche l’ipotesi di un eventuale ripristino delle centrali provinciali del 118 da affiancare al servizio NUE 112’ e non, come indicato nella mozione originaria,  di ‘ripristinare le Centrali operative 118 su base provinciale’ e di ‘riorganizzare il numero unico 112 in modo da consentire ai cittadini di chiamare direttamente il 118’. “Un maldestro tentativo di coprire le divisioni della maggioranza, che continua ad agire in totale continuità con la Giunta precedente” commenta il consigliere M5S.

“Ma, dopo tre anni e mezzo, è palese come ad oggi il centrodestra abbia illuso i cittadini nel momento in cui si è assunto questi impegni – incalza Ussai -. Prima della pandemia ci sono stati due anni in cui nulla è stato modificato di un modello che l’attuale maggioranza ha fortemente criticato nella scorsa legislatura, vincendo le elezioni anche per quella presa di posizione. Abbiamo presentato emendamenti per avere una centrale a Trieste e centrali di area vasta, ricomprese in dipartimenti aziendali, ma ci sono stati regolarmente bocciati, nonostante al Senato siano state presentate due proposte di legge che vanno in questa direzione: una del MoVimento 5 Stelle, l’altra di Forza Italia”.

“La centrale unica, come denuncia la FIALS, dopo quattro anni di attività continua a presentare le stesse criticità e abbiamo assistito a un drammatico litigio e scaricabarile sui disservizi – continua il consigliere M5S -. Già a gennaio 2020, il gruppo tecnico individuato ad hoc su mandato dell’assessore, rispetto a più ipotesi di riorganizzazione della sala operativa regionale per l’emergenza sanitaria, rilevava più punti di forza in un modello con due centrali, rispetto a una centrale unica, in quanto consente una funzione di backup, una più efficace gestione del personale e un miglioramento delle prestazioni erogate, dovuto alla maggiore conoscenza del territorio e ad una migliore integrazione del sistema a garanzia della continuità dell’assistenza”.

“Ma da parte dell’assessore Riccardi, oggi assente in aula, c’è un silenzio assordante mentre le criticità rimangono. Non si può più rimanere immobili e rimandare le scelte – conclude Ussai –. È invece il momento di ragionare in base ai dati a disposizione e rendere conto ai cittadini dei disservizi che devono affrontare. Ma anche delle promesse mancate”.