Smaltimento amianto, intervenire subito senza portarlo vicino alle case

“Da più di dieci anni esiste il progetto per realizzare un impianto in grado di gestire 10 mila tonnellate l’anno di rifiuti, compresi quelli contenenti amianto per evitarne lo smaltimento in discarica, favorendone il riutilizzo. Simbolo dell’economia circolare, finanziato per il 45% con fondi pubblici, tra cui i fondi europei del Por Fesr 2014-2020. Ma leggiamo ancora appelli per allargare la discarica di Porcia e conferire l’amianto vicino alle abitazioni”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, in merito all’ipotesi di ampliamento del sito di stoccaggio di Porcia.

“Nel 2012 è stata approvata dalla Regione la domanda di Autorizzazione integrata ambientale per la realizzazione di un impianto di smaltimento di rifiuti contenenti amianto nella zona artigianale di Codroipo, richiesta dalla ditta Friulana Costruzioni – ricorda Sergo -. Nel 2019, in occasione di una visita dell’assessore Bini, si ipotizzava di poter inaugurare il sito nel 2020 ma, complice la pandemia, si è rinviato il tutto. Nel novembre 2021 fu l’assessore Scoccimarro a visitare il sito e si parlò di collaudi funzionali da effettuare entro la fine dell’anno. Siamo nel marzo 2022 e, nonostante gli scenari internazionali, auspichiamo che il tutto sia pronto quanto prima. Compreso il rinnovo dell’autorizzazione integrata richiesta dalla ditta la scorsa estate”.

“Basterebbero cinque impianti di questo tipo in Friuli Venezia per non avere più la necessità di ampliare la discarica di Porcia – conclude l’esponente pentastellato –, il cui iter è sospeso in attesa che la ditta che gestisce il sito presenti le proprie osservazioni dopo il diniego regionale di portare i rifiuti contenenti amianto vicino alle case. Aveva tempo fino al 27 dicembre 2021, ma c’è stata un’ulteriore proroga dei termini. Per cui a bloccare l’iter non è la Regione, non è il MoVimento 5 Stelle, ma semmai la ditta che gestisce la discarica, che poteva individuare alternative, anche in loco per ampliare il sito senza dover raggiungere i giardini purliliesi. Venne annunciata in aula da Scoccimarro anche la disponibilità di un altro Comune di aprire una discarica di questo tipo sul proprio territorio, ma poi non se ne è saputo più nulla. Per cui, come al solito, noi diamo le soluzioni dei problemi, altri li creano”.