RITENIAMO CHE LE PAROLE DELLA PRESIDENTE SIANO VERGOGNOSE

Non bastava leggere i tentativi di Terna spa di voler nascondere le proprie responsabilità su quanto in essere nella nostra Regione, senza rilasciare un commento nel merito della Sentenza del Consiglio di Stato, nè una motivazione valida che possa giustificarne il ricorso in Cassazione e il conseguente aggravio di spese, tanto pagano i cittadini con le bollette.

Nemmeno una considerazione è stata rilasciata sul fatto che se avessero atteso l’esito della sentenza invece di accelerare i lavori proprio negli ultimi mesi, ora non saremmo in queste situazioni.

Ma su questo ieri, purtroppo, si è espressa anche la Presidente Serracchiani la quale continua a manifestare l’avversione del PD verso le sentenze della magistratura in quella che sta diventando una insopportabile commistione tra i tre poteri (esecutivo, legislativo e giudiziario) sulla cui divisione si basa la nostra Repubblica e lo stato di diritto. Fa paura leggere certe considerazioni dai vertici di un Partito che si autoproclama “democratico” e non è la prima volta che accade, già il Ministro Padoan si era scagliato contro la Consulta sulla sentenza relativa al rimborso delle pensioni: forse anche la Serracchiani avrebbe voluto esser consultata dal Consiglio di Stato prima che questo emettesse la sentenza?

Il fatto che si dica che ormai l’opera è stata realizzata al 70% significa che quando i cittadini denunciavano le possibili irregolarità nel suo iter procedurale la Regione preferiva non intervenire e dire che era tutto regolare e questo ha permesso di mettere tutti di fronte al fatto (quasi) compiuto e poter dire: ormai è così. Ma la sentenza del Consiglio di Stato ha ribadito che proprio tutto regolare non era e ora ci si scaglia contro i giudici: vergogna!

È come se noi avessimo condannato i giudici del TAR del Lazio che avevano dato torto ai cittadini e ai comuni in primo grado costringendoli a ricorrere di fronte al consiglio. Le sentenze si rispettano sempre e comunque.  Ora però è stata messa la parola fine sulla querelle e la Presidente se ne faccia una ragione e veda di risolvere il problema.

Forse dovrebbe anche informarsi con i vertici dell’Abs e farsi spiegare che gli investimenti milionari degli ultimi anni hanno già apportato una riduzione dei consumi energetici del 14% e che altri investimenti devono esser effettuati, forse capirà una volta per tutte che questi ricatti occupazionali hanno ben altri fini.