Rimborso olio di cannabis terapeutico, non si può più aspettare

“Finalmente la Commissione Salute in Consiglio regionale ha discusso una petizione presentata il 6 febbraio 2020 da più di tremila cittadini, e che anche noi abbiamo sostenuto, riguardante la necessità di estendere il rimborso dei medicinali a base di cannabinoidi anche all’olio di cannabis”. Lo rimarcano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, Ilaria Dal Zovo, Cristian Sergo e Mauro Capozzella. “Riteniamo sia un impegno fondamentale della Regione garantire la possibilità di accedere gratuitamente a questi medicinali per il trattamento sintomatico, che sia di supporto ai trattamenti standard (ad esempio, terapia del dolore) resi disponibili a tutti i pazienti che ne manifestino la necessità”.

“Ci auguriamo che questo ritardo di un anno, criticato in Commissione da tutti i consiglieri con plateali mea culpa, al di là di essere un’evidente manifestazione di disinteresse verso persone in stato di sofferenza, che chiedono solo il riconoscimento del loro diritto inviolabile alla salute, non nasconda un retropensiero ideologico da forze politiche che hanno rifiutato in un passato recente qualsiasi dibattito sulla cannabis terapeutica” aggiungono i portavoce pentastellati.

“La proposta di estensione della rimborsabilità all’olio di cannabis è una priorità del Gruppo M5S in Regione, che già nel 2016 lo aveva proposto in un ordine del giorno collegato alla Legge di Stabilità 2017 – ricordano i consiglieri -. Il documento chiedeva anche la possibilità, sulla base delle evidenze scientifiche o di un’eventuale sperimentazione ad hoc, di allargare ad ulteriori indicazioni terapeutiche. La proposta però è stata respinta”.

“Speriamo che in questi anni sia cambiata l’opinione dei partiti e dei consiglieri e che questa petizione faciliti il percorso di riconoscimento di cure che già altre regioni hanno definito essenziali – concludono gli esponenti del MoVimento -. Crediamo sia una battaglia di umanità, da combattere assieme e lontano dalle barricate politiche. E, soprattutto, riteniamo che non si possa più aspettare”.