Parchi fotovoltaici, nuovo attacco alla terra friulana

“Sono ben quattro le procedure di valutazione di impatto ambientali di nuovi parchi fotovoltaici a terra richieste in Friuli Venezia Giulia negli ultimissimi giorni”. Lo afferma il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Cristian Sergo. “Dal 6 luglio, infatti, quattro società diverse, di cui due aventi sede nello stesso stabile a Milano, una in Trentino e la quarta a Manzano, hanno richiesto il via libera alla Regione per realizzare i nuovi impianti”.

“Le istanze presentati nello stesso giorno hanno in comune la zona. Infatti sono tutti progetti realizzati tra i comuni di Pavia di Udine, Santa Maria la Longa e Trivignano Udinese. La quantità di energia per cui vengono realizzati supera i 200MW – rende noto l’esponente M5S -, mentre il terreno agricolo che verrà sacrificato sull’altare delle energie rinnovabili supera abbondantemente i 200 ettari”.

“Purtroppo tutto questo avviene mentre la politica regionale finge di occuparsi del problema, che va ben oltre alle singole autorizzazioni dei parchi e all’individuazione delle aree idonee o non idonee dove realizzarli – continua Sergo -. Aree che dovevano essere indicate da una decina d’anni ma, in di questa indicazione, assistiamo alla proliferazione di impianti che muteranno irreversibilmente almeno per una trentina d’anni i nostri paesaggi e che, soprattutto, stanno decretando la sconfitta del nostro sistema agricolo”.

“Fintanto che avremo agricoltori disposti ad affittare i propri terreni ottenendo maggiori e certi guadagni, dovremo rimanere inermi ad attendere le prossime autorizzazioni che si concederanno – conclude il capogruppo pentastellato -. Spesso la scusa è che in quella zona il paesaggio è già compromesso per la presenza di discariche, elettrodotti aerei e stazioni elettriche che, secondo i proponenti, dovevano essere schermate ma che la piantumazione di quattro piantine rendono comunque ben visibili a distanza di chilometri”.