Nomine ai vertici delle partecipate. Necessario un ricambio generazionale.

«Siamo rimasti molto sorpresi dall’emendamento presentato l’altro ieri dal consigliere del Pdl Riccardo Riccardi in IV commissione ed anche un po’ scioccati, tanto è vero che ci sono voluti due giorni per renderci conto di quanto effettivamente accaduto. Con mirabile nonchalance gli stessi che hanno nominato per anni sempre le stesse persone ora si appropriano dei temi del Movimento 5 Stelle per sferrare i loro attacchi politici». La capogruppo del MoVimento 5 Stelle Elena Bianchi commenta con durezza la “proposta” dell’ex assessore della giunta Tondo, oggi all’opposizione.

«Questa non è la prima volta che accade – aggiunge Bianchi -. Di sicuro ci è ogni giorno più chiaro il motivo per cui il termine “politica” ha assunto una connotazione a dir poco negativa».

«La presidente Serracchiani, confermando ai vertici di numerose partecipate gli stessi vetusti personaggi ha dimostrato di non essere in grado di mantenere le promesse elettorali ancora presenti sul suo sito sosteneva (“il mio impegno al cambiamento non inizia oggi e nemmeno ieri, ma molto tempo fa”). La giunta, dando credito alle solite voci di corridoio, non sembra essere da meno. Per contro – sostiene la capogruppo M5S -, per puro spirito polemico, Riccardi presenta un emendamento per impedire l’accesso ai pensionati o pensionandi alle nomine di qualsiasi tipo in Regione ed anche ai concorsi pubblici, in perfetta contraddizione con se stesso, ben sapendo che non sarà mai accolto».
«La faccia tosta dei politici di professione, anche nel Friuli Venezia Giulia, è infinita – conclude Elena Bianchi -. Invece che farsi i dispetti potrebbero finalmente iniziare a preoccuparsi del bene della comunità!».