Necessaria proroga del Superbonus, anche per completare gli interventi delle ATER

Bocciata dal centrodestra la richiesta di discutere proposta per sbloccare i crediti fiscali

Prorogare la possibilità di usufruire del Superbonus 110%, anche per consentire alle ATER di completare il programma di interventi. Il MoVimento 5 Stelle e gli altri Gruppi di opposizione in Consiglio regionale hanno tenuto una conferenza stampa per illustrare i dati relativi alla misura in regione e sottolineare la necessità di non perdere l’opportunità di dare seguito ai benefici garantiti dal bonus.

“I numeri parlano di una crescita del 5,5% dell’occupazione nel settore edilizio in Friuli Venezia Giulia nel 2022, con un saldo positivo del 40% delle imprese artigiane nel settore – ha spiegato il coordinatore regionale M5S, Luca Sut -. Anche per quanto concerne le ATER, molti sono ancora i progetti da realizzare, ma le tempistiche, secondo cui entro giugno bisogna avere completato almeno il 60% dei lavori per poterli concludere entro fine anno, mettono a rischio la possibilità di effettuarli. Il MoVimento 5 Stelle ha presentato emendamenti per la proroga del Superbonus nell’ambito del decreto Milleproroghe, purtroppo senza esito. Ma il dato politico è che anche il centrodestra ha presentato proposte analoghe, salvo poi doverle ritirare”.

Sull’impatto del Superbonus 110% legato al patrimonio edilizio delle ATER regionali, il consigliere regionale M5S Andrea Ussai ha sottolineato i risultati ottenuti ma anche quanto c’è ancora da fare: “Parliamo di interventi per oltre 126 milioni di euro conclusi o in corso, ma ci sono opere in attesa di avvio, di contratto o da programmare che ammontano a più di 240 milioni. Lavori che, senza una proroga della misura, rischiano di essere bloccati con ripercussioni pesanti per i cittadini e le imprese”.

“Oggi la giunta Fedriga e tutto il centrodestra hanno negato l’urgenza della discussione sul progetto di legge che avrebbe consentito di sbloccare il mercato sui crediti fiscali relativi ai bonus edilizi per l’efficientamento energetico degli edifici – ha affermato la consigliera regionale del PD, Mariagrazia Santoro -. Il boom dell’utilizzo di misure ha infatti creato una situazione di stallo del mercato: banche e imprese infatti hanno esaurito gli spazi per acquisire ulteriori crediti da parte dei cittadini che hanno effettuato gli interventi, causando dunque un blocco di investimenti e quindi del lavoro. Come altre regioni, anche il FVG avrebbe potuto fare la sua parte, ma il centrodestra ha scelto di trasformarlo nell’ennesima battaglia politica, facendo un danno non al PD, ma a cittadini e imprese”.

“Sbloccare i crediti legati al Superbonus è fondamentale, anche perché abbiamo scoperto in questi giorni come i 100 milioni di Fedriga andranno solo a chi ha già collaudato il proprio impianto fotovoltaico, quindi di fatto ai più abbienti – ha rimarcato Furio Honsell (Open Sinistra FVG) -. A conferma che il provvedimento non risolve in alcun modo il problema della povertà energetica”.

“C’è ancora un’occasione per affrontare la questione, ovvero la legge omnibus che sarà discussa in aula in questi giorni – ha aggiunto il capogruppo M5S, Mauro Capozzella -. L’intervento per lo sblocco dei crediti è già stato approvato in altre Regioni e enti locali, ed è importante che venga portato avanti anche qui, altrimenti il rischio concreto è di colpire le imprese, l’occupazione e i cittadini che si troveranno nell’impossibilità di abbattere il costo delle bollette”.

“La bocciatura della richiesta di discutere il tema è un brutto passaggio politico e amministrativo, visto che non c’è stata nemmeno la volontà di sedersi attorno a un tavolo in questi tre giorni  – ha concluso Massimo Moretuzzo, capogruppo del Patto per l’Autonomia -. La questione è al centro del dibattito nel mondo economico, fingere che non lo sia è sbagliato e rischia di rimandare una soluzione al prossimo autunno, visto che siamo a fine legislatura e ci vorranno mesi per rendere operativo un futuro provvedimento. Un ritardo che i nostri imprenditori e le famiglie non possono permettersi”.