Lupi in Carnia, qual è la strategia della Regione per la coesistenza?

“Siamo più volte intervenuti in questi anni sulla gestione dei grandi carnivori in Friuli Venezia Giulia, con interrogazioni, mozioni ed accesso agli atti ma, a distanza di tempo, non si conosce ancora che cosa la regione stia facendo per gestire la presenza di lupi sui nostri territori”. Lo affermano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo e Ilaria Dal Zovo.

“L’unica cosa che sappiamo è che in sede di Conferenza Stato – Regioni, assieme alle regioni del nord, il Friuli Venezia Giulia ha chiesto l’abbattimento in deroga e che è attivo un tavolo per ottenere questo aperto lo scorso marzo con tutte le regioni settentrionali – continuano gli esponenti M5S -. Come al solito l’unica proposta è l’abbattimento, quando abbiamo già visto con i cinghiali che la caccia non è la soluzione”.

“Le azioni da mettere in campo sarebbero tantissime a partire da formazione, educazione e un supporto tecnico adeguato, rivolti ad allevatori e popolazione, come previsto dal Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia, approvato dal Ministro Costa nel 2019 e mai accettato dalle Regioni – aggiungono Dal Zovo e Sergo -. Non basta mettere in campo indennizzi per sopperire alla perdita dei capi, una volta che i lupi si sono comportati da lupi, bisogna mettere in campo azioni preventive e soprattutto di salvaguardia. Come al solito la politica interviene a danni fatti e non si preoccupa di prevenirli, oppure attende l’emergenza per prendere decisione drastiche come l’abbattimento”.

“La presenza di questi grandi carnivori dovrebbe spingere la Regione ad interessarsi molto di più al fenomeno e alle interazioni che essi hanno con le attività umane soprattutto in montagna, dove di certo la presenza è maggiore, prima che gli allarmi, spesso infondati per l’uomo, possano intaccare anche il turismo della zona. Torniamo a chiedere quindi, a distanza di due anni e mezzo – concludono i consiglieri -, di conoscere quale sia la strada intrapresa per governare questa vicenda, perché di competenze e professionalità sul territorio per affrontare queste problematiche ne abbiamo e vanno coinvolte”.