“La Val Rosandra risultato della politica che non vogliamo”

C’è chi, dopo aver commesso un grave errore riconosce le sue responsabilità e tenta di rimediare o, perlomeno, chiedere scusa; e chi, invece,
imperterrito, continua per la sua strada, magari aggiungendo arroganza ad altra arroganza e.trovando della motivazioni, anche improbabili, che giustifichino il suo operato.

L’atteggiamento dell’assessore Ciriani sicuramente è classificabile in questa seconda categoria. Dopo aver condotto la Protezione Civile alla distruzione dell’alveo del Rosandra lo scorso marzo, invece di ammettere un qualche errore, insiste sulle sue posizione e, addirittura, contrattacca.
Farebbero sorridere, se non fossero le parole di un assessore espressione del voto dei cittadini, le accuse e le giustificazioni rilasciate durante la
conferenza stampa di qualche giorno fa.

Si va dalle accuse, molto generiche, di tentativi di infangare la Protezione Civile e di utilizzi strumentali per fini esclusivamente politici, a quelle di “filo-ambientalismo” dei periti nominati dal giudice. Per finire, e di solito si chiude in bellezza, il richiamo ai principi. Il nostro assessore mette in campo il dovere, in questo caso quello del buon amministratore che deve preservare i propri concittadini dai dissesti idrogeologici della zona e per rafforzare questo dovere, ricorda come negli anni 60 ci fu una vittima, causata proprio dalla mancata manutenzione dell’area.

La vicenda della Val Rosandra certamente rappresenta solo l’ultima di una ormai troppo lunga serie di situazioni che confermano, se ce ne fosse ancora
bisogno, di quanto questa Politica e questo modo di amministrare siano assolutamente inadeguati.

Pretendiamo una classe politica seria, capace e responsabile.

É giunto il momento di cambiare pagina una volta per tutte.

E noi ci siamo.

Aris Prodani
Portavoce Movimento 5 stelle FVG – Trieste