Inceneritore Manzano, proprietà dialoga o tace?

“Perché la Greenman ha congelato l’iter per il nuovo inceneritore a Manzano? Si vuole ritirare il progetto attuale e presentarne uno nuovo? In questo caso l’appello al dialogo della proprietà avrebbe un senso, oggi però abbiamo avuto un atteggiamento di totale chiusura da parte dell’amministratore delegato di Greenman che richiesta di essere audita dalla IV Commissione regionale ha preferito rimanere in silenzio e non rispondere alle varie domande rivolte alla società”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, dopo le audizioni sul tema della realizzazione del nuovo impianto a Manzano.

“La questione ruota attorno alla necessità e alla pubblica utilità dell’inceneritore. Solo in questo modo potrebbe ottenere le relative deroghe localizzative. Parliamo per la grandissima maggioranza di rifiuti originari di altre regioni – sottolinea Sergo – ed è il caso di mettere un punto su questo tipo di traffico sul nostro territorio, senza il quale non avremmo necessità di ampliamenti o, come nel caso di Manzano, di nuovi impianti. Soprattutto in un momento in cui le altre Regioni stanno dando un forte impulso alla realizzazione di impianti di trattamento e la percentuale di raccolta differenziata aumenta sempre di più”.

“Si tratta di una scelta politica che deve poggiare le basi su un ragionamento complessivo, in modo da trovare una soluzione che sia effettivamente nell’interesse del territorio e non dei privati proponenti. In questo senso – conclude l’esponente M5S – bisognerebbe capire se il dietrofront della società derivi dal NO del Comune di Manzano, che però si era espresso già un anno fa contro il nuovo inceneritore, o dall’attesa di costruire l’impianto di Fusina, in Veneto”.

“Curiosa l’uscita del consigliere Di Bert, che condividiamo in toto, sul fatto che la politica deve assumersi le proprie responsabilità – aggiunge la capogruppo pentastellata, Ilaria Dal Zovo -. La frase cozza però con quanto sostenuto fino ad oggi dall’assessore all’ambiente Scoccimarro, e cioè che non è la politica a dover intervenire e che la responsabilità deve essere in capo ai soli tecnici. E cozza anche con le affermazioni odierne dello stesso l’assessore, che intende schierarsi a fianco dei cittadini e dei Sindaci. Il suo atteggiamento risulta quantomeno ondivago visto che cambia da progetto a progetto e di mese in mese”.