Enti locali, Capozzi: Assessore scopre solo oggi fuga dipendenti

“L’assessore Roberti scopre solo oggi la grande fuga del personale dagli enti locali? Eppure la Corte dei Conti aveva già posto l’attenzione sulla grave situazione inerente la carenza di personale nei nostri enti locali. Su questo la giunta Fedriga guarda impotente e non avvia nessuna politica attiva. Anzi, pensa di istituire nuovamente le Province che, a questo punto, ci chiediamo e chiediamo all’assessore Roberti, come faranno a coprire i posti in organico, qualora si dovesse varare la riforma disegnata da chi vuole di nuovo l’ente più volte definito inutile?”.

Così, in una nota, la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi, all’indomani dell’analisi su quella che definisce “la drammatica situazione della mancanza di personale negli enti locali in regione”. “Emerge una difficoltà nel reperire le risorse umane che non riguarda solo le nostre imprese o le nostre aziende sanitarie, ma che ormai è strutturale anche nei nostri Comuni. Ciò è sicuramente un problema di organizzazione amministrativa, da semplificare, così come di salari troppo bassi che rendono il posto pubblico poco attrattivo. Tutto questo – aggiunge la consigliera – limita la presenza di nuove figure altamente professionali, oggi sempre più indispensabili per la mole di lavoro che deve fare i conti con leggi europee, nazionali e regionali”.

“Gli enti locali – spiega ancora l’esponente pentastellata – presentano una situazione positiva per quanto riguarda i bilanci, ma troppo spesso le risorse a disposizione rimangono congelate perché, per le criticità di cui soffre la macchina amministrativa, non si riescono a impegnare a vantaggio delle nostre comunità”.

“Tutti aspetti – conclude Capozzi – sui quali si dovrebbe intervenire per rendere più efficienti i nostri Comuni. Su questo l’assessore alle Autonomie locali dovrebbe riflettere, avviare una seria riforma del comparto unico, così come da noi già suggerito durante la discussione del recente mini-assestamento, invece di limitarsi a prenderne atto e prodigarsi per il ritorno delle Province che non potranno migliorare le carenze dei nostri Comuni”.