Derivazioni idroelettriche, stop divisioni in montagna pordenonese

“Non è il momento di dispute, ricorsi e impugnazioni per spartirsi il territorio e decidere se avere una o due Comunità di Montagna. Chiediamo ai sindaci dell’Alto Pordenonese di mettere da parte le divisioni in nome della posta in gioco che deriva dalla legge sulle grandi derivazioni idroelettriche e dai suoi futuri passaggi”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Mauro Capozzella. “Acqua passata non macina più, quello che non è andato nella Uti tra i sindaci non merita di essere ora rivangato, perché a un amministratore si chiede di discutere solo ed esclusivamente di progetti e strategie da condividere per il bene comune”.

“Il M5S ha ascoltato e interpretato la voce dei sindaci e dei Comitati del territorio, che chiedevano con forza un intervento politico per disciplinare le grandi derivazioni idroelettriche del Friuli Venezia Giulia – ricorda Capozzella -. Una partita che vale oltre un miliardo di KWh, pari a circa il 4% dell’energia elettrica nazionale, con impianti di potenza nominale ben oltre i 330 MW. È questo un momento storico importante per la nostra montagna, perché la legge regionale 21/2020, da pochi mesi approvata, porterà finalmente a disciplinare le nuove assegnazioni delle concessioni”.

“Il rinnovo delle concessioni stesse è un momento importantissima, con un’alta posta in gioco che determinerà i prossimi decenni dei nostri territori montani, ospitanti grandi dighe, invasi e impianti, che riceveranno da questa regolamentazione grandi benefici in termini di ripristino dei dissesti ambientali, di occupazione, di sicurezza, di canoni idrici e di fornitura gratuita di elettricità – sottolinea il consigliere M5S -.  Finora le concessioni venivano prorogate tacitamente e i grandi derivatori, che operavano in base ai vecchi contratti originari, non erano inquadrabili all’interno delle normative ambientali vigenti, europee, nazionali e regionali”.

“Ora la legge regionale, voluta fortemente dal territorio montano, dai noi promossa e approvata all’ unanimità da tutte le forze del Consiglio regionale, potrà da domani procedere il suo iter con la scrittura dei regolamenti – conclude Capozzella -. Saranno sentiti nuovamente i sindaci, per dare concretezza agli articoli della legge, prima di procedere con le deliberazioni della Giunta. Un’opportunità unica per cambiare il destino della montagna e che non possiamo assolutamente perdere. Pretendiamo che gli amministratori locali siano all’altezza del compito, in modo da suggerire ed elaborare regolamenti chiari e fermi per i futuri concessionari”.