CETA: PRO E CONTRO. COME CAMBIERÀ LA NOSTRA REGIONE?

Venerdì a Udine un evento pubblico organizzato dal MoVimento 5 Stelle. Partecipa anche l'assessore regionale Cristiano Shaurli.

Lo scorso 21 settembre il CETA (“Comprehensive Economic and Trade Agreement”, letteralmente “Accordo economico e commerciale globale”), l’accordo di liberalizzazione tra Canada e Europa è entrato in vigore in modalità provvisoria, abbattendo quindi dazi e dogane tra Canada e Europa e mettendo in piedi le commissioni bilaterali che modificheranno – solo per citare alcuni temi scottanti – gli standard in vigore sulla sicurezza alimentare, sull’ambiente, sulla sicurezza dei prodotti e sul lavoro.

“Ceta pro e contro. Come cambierà la nostra regione” è il titolo di un evento pubblico che avrà luogo venerdì 29 settembre alle ore 20.15 all’auditorium Comelli di Udine (via Sabbadini, 31).

Alla serata, moderata dal consigliere regionale del M5S Cristian Sergo, interverranno Dario Ermarcora (presidente della Coldiretti Fvg), Ennio Benedetti (presidente della Confederazione italiana agricoltori Fvg), Emilia Accomando (Comitato Stop Ttip/ Stop Ceta Fvg) e Cristiano Shaurli (assessore Agricoltura Regione Fvg).

Sono tre anni che portiamo all’attenzione del Consiglio regionale le problematiche inerenti la stipula degli accordi commerciali tra l’Unione Europea e Canada (Ceta) e Stati Uniti (Ttip). Tre anni di mozioni presentate in aula, discussioni e audizioni nella commissione di merito, incontri pubblici, dibattiti, banchetti e comunicati stampa contro la decisione della giunta regionale di non volersi esprimere in maniera netta e contraria a questi accordi commerciali che avranno un impatto pesante sulla vita dei cittadini del Friuli Venezia Giulia.

Probabilmente i più colpiti saranno ancora una volta i nostri agricoltori. Tutti gli sforzi fatti per far progredire le coltivazioni biologiche rischiano di essere vanificate. Per tutti questi motivi abbiamo organizzato questo evento pubblico, che prevede la partecipazione dell’assessore Shaurli, per fare chiarezza su queste tematiche e dare la possibilità a chi è favorevole e a chi è contrario di spiegare ai cittadini, agli agricoltori e agli imprenditori della nostra Regione come cambierà la nostra società con l’approvazione di questi nuovi trattati.

Non vogliamo che questi atti vengano approvati senza che i cittadini siano informati per tempo. Così come accaduto con la “famigerata” Direttiva Bolkestein i cui effetti nefasti sono stati ben visibili solo qualche decennio dopo la sua approvazione. Purtroppo oggi conosciamo l’impatto devastante che la Bolkestein ha avuto su piccoli commercianti, ambulanti, stabilimenti balneari e piccole e medie imprese.