Capozzi (M5S): “A rischio la partecipazione di molte associazioni nei servizi dedicate ai detenuti, Riccardi non ascolta nemmeno il Garante”.

“Abbiamo depositato una interrogazione a risposta immediata per capire se ci potesse essere da parte della Giunta Regionale un ripensamento su un importante bando aperto dedicato alla gestione di servizi per i detenuti delle nostre case circondariali e in scadenza a breve, cui molte associazioni e società del territorio faranno fatica a partecipare”. La consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi ha portato in aula una questione molto delicata sulla spinta di una lettera aperta inviata dal Garante dei detenuti del Comune di Udine dr. Corleone a Giunta e Consiglio.

“Purtroppo, la lettera scritta dal dr. Corleone non ha ancora ricevuto riscontro da parte dell’Assessore a cui abbiamo dato la possibilità di esprimersi sulla vicenda – ribadisce la Presidente del Gruppo Misto – ma in aula Riccardi si è limitato a difendere l’operato dei tecnici e l’impegno profuso, da noi peraltro mai messo in discussione”.

“Riccardi si è limitato a ricordare tutte le persone che sono state coinvolte per redigere il bando, ma non si è posto il problema che se non coinvolge chi è direttamente chiamato a tutelare i detenuti, forse qualcosa di sbagliato c’è. Non ci resta che sperare che il bando così come formulato possa garantire a queste persone i migliori servizi, ma rimaniamo convinti che altre modalità adottate anche ad esempio in Piemonte, sarebbero stati sicuramente più efficaci. Apprezziamo tuttavia una parziale apertura verso le istanze espresse, vista la volontà dell’assessore Riccardi di confrontarsi sul tema anche con il garante dei detenuti di Udine”.