ASSESTAMENTO DI BILANCIO – INTERVENTO CRISTIAN SERGO

Sono stati 125 gli emendamenti presentati dal gruppo del MoVimento 5 Stelle nelle sedute di bilancio di questa legislatura, che siano state leggi finanziarie, di stabilità o di assestamento, non ho tenuto in considerazione i mini-assestamenti che abbiamo imparato a conoscere durante lo scorso anno. Ebbene nonostante fossero tutti di merito e non ostruzionistici, solamente otto di questi emendamenti sono stati accolti da quest’aula, sette hanno visto il parere favorevole della giunta, uno è passato “per sbaglio”.

Infatti, in questi tre anni passati a fare proposte e a suggerire miglioramenti, questi sono gli emendamenti approvati: i primi due riguardavano la possibilità che i cittadini potessero alimentare il Fondo sviluppo per le PMI con proprie liberalità. Grazie a questo emendamento, in 3 anni, 5 consiglieri regionali hanno potuto versare in questo Fondo 750 mila euro tagliandosi lo stipendio con i fatti e non a parole. Avevamo previsto l’entrata di 250 mila euro nel Fondo grazie a queste liberalità: previsione rispettata!

Il terzo emendamento è quello passato con il voto contrario della Giunta, ma che, grazie a una distrazione dell’Aula, ha permesso il conferimento di ulteriori 30 mila euro nello stesso Fondo di sviluppo, risorse che la Giunta Serracchiani aveva inizialmente destinato per aumentare i soldi previsti per le sue spese di trasferta, stanziamento peraltro inutile visto che le risorse previste sono sempre state più che sufficienti, tanto che negli anni successivi sono state ridotte e non aumentate.

Un nostro intervento ha permesso poi di ricondurre alla norma nazionale le modalità di incentivazione per la progettazione interna all’amministrazione di opere pubbliche. Un altro ha permesso alle ATER di concedere in comodato propri locali non ad uso abitativo alle associazione di volontariato e di promozione sociale. Gli ultimi emendamenti lo scorso dicembre hanno visto l’approvazione di alcune nostre proposte volte a combattere concretamente l’azzardopatia nella nostra regione.

Da ricordare infine, l’emendamento di natura meramente tecnica, che esattamente un anno fa abbiamo fatto approvare a quest’Aula per prevedere quello che era per tutti una cosa naturale ovvero destinare le risorse previste per il 2016 e 2017 dall’ormai abrogato Fondo di solidarietà alla misura di inclusione attiva e di sostegno al reddito. Per tale emendamento siamo stati insultati in Aula e definiti parassiti dalla Presidente della Regione. Avrei capito e accettato gli insulti quando le abbiamo tolto i soldi per le sue trasferte, ma per questo no, non ci stava!

Ma si sa fuori da quest’Aula deve passare un solo messaggio: il MoVimento 5 Stelle non fa proposte, fa solo proteste, non ha idee, non garantisce un’idea di futuro.

Voi invece avete una grande capacità, quella di presentare alcuni interventi anche condivisibili in questi documenti e nel bilancio, altri meno. Poi però, come ricordato questa mattina dal relatore Cargnelutti, prendete le decisioni più importanti per la vita dei cittadini e per il destino di questa regione lontano da quest’Aula, in seduta di Giunta, o seduti attorno a tavoli di cui non veniamo nemmeno messi a conoscenza. E’ in queste occasioni che riuscite a dare il meglio di voi, oltre che nei salotti televisivi dove vi sforzate di dipingere una realtà che non esiste.

Le vostre scuse sono incredibili, le giustificazioni che date alle decisioni che prendete sono altrettanto incredibili e avremo modo di parlare anche dell’ultima ferita inferta a questo territorio con l’espressione di parere favorevole alla realizzazione dell’Elettrodotto Udine Ovest – Redipuglia, uno dei tanti errori commessi da questa Giunta, ricordarli sarebbe inutile e dimenticare di elencarne qualcuno non renderebbe giustizia a chi si sente vittima di tali decisioni.

8 emendamenti su 125 dunque, questa è stata la risposta alle istanze di cittadini per i cittadini, perché tutte le nostre 117 proposte avanzate in quest’aula sono proposte che qualsiasi cittadino di buon senso appoggerebbe per il bene di questa Regione.

Interventi volti a tagliare privilegi, a combattere gli sprechi, a far ripartire le imprese, a dare un futuro sostenibile alla nostra terra, a recepire i dettami volti a ridurre l’inquinamento, che silenziosamente ci soffoca e aumenta invece di diminuire nonostante ce lo chieda l’Europa, a venire incontro alle persone vittime di truffe, a combattere davvero l’azzardopatia, a tagliare le tasse ai virtuosi e a colpire chi rovina il nostro territorio. Tutte proposte regolarmente bocciate, con il sospetto che nella stragrande maggioranza dei casi il “NO” fosse dettato più dalla valutazione di chi stava proponendo quelle norme che non dalla loro valenza e portata.

In questo modo avete dimostrato che il MoVimento 5 Stelle è il movimento che fa proposte, voi siete quelli del “NO”.

Voi siete anche quelli che riescono a dire: “NO, la mafia in Friuli Venezia Giulia non esiste!”. Allora io capisco che il relatore Liva leggendo il Sole 24 Ore stamattina abbia notato come la nostra sia la terza regione ideale dove vivere, ma invito lo stesso Liva a leggere anche che la nostra Regione non è prima in nessuno dei servizi presi a riferimento: infrastrutture, istruzione, salute, sicurezza, ambiente ed economia. Ma più che altro nessuno ci sta ricordando che l’anno scorso nella stessa classifica TaxPayer del Sole 24 ore la nostra Regione era seconda, ora terza, non essendo aumentate le tasse (anzi in realtà dovrebbero esser diminuite), può significare solo una cosa, che i nostri servizi pubblici sono peggiorati. Mannaggia non possiamo mostrare alcuna medaglia a Roma, e ora?

Eppure il relatore Liva non ha potuto citare quello che sarà il titolone di domani sui giornali: “Riciclaggio, operazione anticamorra in FVG” E’ notizia di oggi che c’è stata, l’ennesima, operazione della Guardia di Finanza e dei Carabinieri nell’ambito di un’indagine della direzione Distretturale Antimafia. Perquisizioni e sequestri in 12 abitazioni e 20 sedi di società e punti di ristorazione a Udine, Trieste, Verona, Milano e Napoli.

Solo tre settimane fa uno dei nostri quotidiani locali intitolava: “L’ombra della Ndrangheta in FVG” L’interrogatorio di un indagato (non di un pentito) prova l’attività dei clan in Regione.

I titoli sulla presenza della Mafia ci sono già stati negli ultimi due anni. Bene, rilevando anche l’infiltrazione dei Casamonica in un’azienda di Budoia nel Pordenonese, possiamo citare, tristemente, l’introduzione di un libro che forse anche i colleghi farebbero bene a leggere (Mafia a Nordest), laddove gli autori del libro affermano che nel “Nordest non c’è la Mafia, ci sono TUTTE LE MAFIE”.

Certo non sarà l’approvazione di una proposta di legge regionale a combattere un fenomeno che solo il Governo nazionale può combattere in maniera incisiva, ma continuare a negare l’evidenza, continuare a sottovalutare i problemi, crea solo difficoltà alle nostre imprese. Le stesse difficoltà che abbiamo provato a segnalare in quest’aula il 7 luglio scorso, quando cercavamo di porre l’attenzione sul rischio del settore delle attività estrattive per le infiltrazioni mafiose. Ci siamo sentiti dire che non siamo più negli anni ’60, che non c’è alcun rischio nel ricco nordest e che noi pensiamo che tutte i nostri imprenditori siano delinquenti. Ebbene, in quella occasione non ero ancora venuto a conoscenza di un evento che ha visto protagonista una ditta che lavora anche in Friuli Venezia Giulia, che in una Regione e in una località molto lontani dai nostri confini ha subito un furto importante di automezzi per un danno pari a centinaia di migliaia di euro. Ennesimo episodio di questo tipo che ha portato subito sindacalisti e giornalisti a puntare il dito contro la “criminalità organizzata”. Anche in quel caso i titoloni sui giornali furono “FURTO IN CAVA, L’OMBRA DELLA MAFIA”. Dicevo, regione e località lontanissime dai nostri confini trattandosi di Volpago vicino a Montebelluna, in provincia di Treviso a 40 km di distanza dal Friuli Venezia Giulia, direi che possiamo dormire tutti tranquilli.

Quando quest’aula capirà che possono essere più i danni causati alle nostre imprese e ai nostri cittadini da eventi come questi, che non i benefici di una o due poste di bilancio, ancorché puntuali, probabilmente sarà sempre troppo tardi. Ci auguriamo pertanto che anche questi appelli non rimangono inascoltati, insieme a quelli già avanzati nel dicembre 2014, e che almeno in questa occasione non vogliate mettervi la stelletta del “NO” sulla giacca solo perché questi allarmi li lancia il MoVimento 5 Stelle e non altri partiti.

Grazie.