FATTO GRAVE A FONTANAFREDDA E SCANDALOSO IL SILENZIO DELLE ISTITUZIONI

Troppo spesso anche nel Friuli Venezia Giulia viene calpestata la legge Delrio sulla rappresentatività di genere all’interno delle giunte comunali. Il comma 137 dell’articolo 1 della L. 56/2014 prevede infatti che nessuno dei due sessi possa essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento.
L’ultimo caso eclatante, sollevato dalla portavoce del MoVimento 5 Stelle Giulia Fiorillo, riguarda il Comune di Fontanafredda dove al momento l’esecutivo è composto da 2 sole donne e 5 uomini in piena violazione della legge. Di questa situazione è stata informata la Prefettura di Pordenone e il Servizio elettorale della Regione che ha confermato, per iscritto, l’illegittimità della nomina. Lo stesso Servizio elettorale ha anche ricordato che se il sindaco di Fontanafredda non modifica la composizione della giunta autonomamente, l’unico modo per far rispettare le quote è il ricorso al Tar, strada che il MoVimento 5 Stelle ha deciso di intraprendere.
A questo proposito chi volesse contribuire alle spese del ricorso, anche attraverso la donazione di una piccola somma, può farlo con un versamento sull’IBAN IT83X0760105138255280555285 (intestato a Giulia Fiorillo) o sulla Postepay n. 5333171014158154 (Giulia Fiorillo, codice fiscale: FRLGLI69M43H657T).
Come è giusto che fosse, è stata inviata anche una lettera alla Commissione regionale per le pari opportunità che non si è degnata nemmeno di rispondere. Un fatto altrettanto grave visto che si tratta dell’organo consultivo del Consiglio e della Giunta regionale che dovrebbe curare il controllo e l’effettiva attuazione nel territorio regionale dei principi di eguaglianza e di parità sociale. Che senso ha di esistere questa commissione se non si prende cura di violazioni di legge così palesi? Perché la commissione non fa un monitoraggio su tutte le amministrazioni comunali per verificare chi non rispetta le quote di genere previste dalla legge?