Elettrotreni Caf Civity. Il MoVimento 5 Stelle contesta la superficialità dell’amministrazione regionale.

 

«Fra poco saranno trascorsi due anni da quella che doveva essere la data diconsegna degli elettrotreni spagnoli Caf Civity. Intanto, pressoché quotidianamente, continuano i disservizi causati dalla circolazione sulla nostra rete ferroviaria di treni sempre più vetusti. Senza dimenticare che questi elettrotreni hanno un costo sensibilmente più alto dei Minuetto e Vivalto già operativi sul nostro territorio». Il portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Cristian Sergo contesta sia i prezzi di questi elettrotreni sia i ritardi della loro consegna.

 

«I nuovi treni saranno dotati di soli 297 posti e costeranno complessivamente 5.650.000 euro l’uno, ovvero 19 mila euro per ogni posto a sedere – spiega Sergo -. I Vivalto, invece, hanno un costo di 13.600 euro per ognuno dei 596 posti a sedere. C’è anche da ricordare che la Regione ha ritenuto opportuno opzionare altri quattro treni che necessitavano di alcune modifiche per poter circolare anche in Austria. Alcune piccole modifiche – aggiunge il portavoce M5S – che finiranno per alzare il costo dei nuovi convogli dai 25 milioni preventivati a ben 36 milioni di euro. Facendo così ulteriormente impennare il costo per singolo posto a sedere ad oltre 30 mila euro. Un salasso per dei convogli ancora inutilizzati».

 

«Già nel maggio del 2012 la giunta Tondo aveva ammesso chiaramente quanto fosse opportuno garantire la massima continuità tra il processo di realizzazione degli elettrotreni e la loro gestione – ricorda Sergo -. Con quella delibera l’esecutivo regionale evidenziava anche la necessità di dotarsi di un supporto tecnico di qualificata esperienza in grado di affiancare in modo adeguato gli uffici regionali nell’espletamento delle attività previste dal contratto d’acquisto sia in sede di fornitura che in sede di messa in servizio del materiale rotabile. Il tutto – precisa il consigliere M5S – ben sapendo che Trenitalia è da considerarsi lo specifico soggetto chiamato a dover sostanzialmente condividere con la Regione tutti gli aspetti tecnici relativi alla fase di acquisizione e di conformità del nuovo materiale».

 

«Bene, a fronte di tutte queste necessità la Regione aveva predisposto un atto che doveva essere firmato congiuntamente con Trenitalia per dotarsi di questa assistenza, esperienza e consulenza. Successivamente però quell’atto non venne controfirmato da Trenitalia. Le ragioni? Misteriose. Al punto che lo stesso assessore Santoro, rispondendo a una nostra interrogazione, questa mattina non ha saputo spiegare il perché di questo “dietro front”. Ennesima dimostrazione di come la giunta Serracchiani abbia la situazione sotto controllo!».

 

«In Aula abbiamo anche chiesto all’assessore Santoro – sempre senza ottenere risposta – quali fossero le conseguenze di questa decisione, ma queste sono sotto gli occhi di tutti – commenta amaramente Sergo -: senza assistenza i treni non sono ancora in circolazione. E a pagarne le conseguenze, come sempre, sono i cittadini costretti a utilizzare il trasporto pubblico locale».